Da che geek è geek, il lettore mp3 è uno dei gadget immancabili nelle nostre tasche/borse/tascapane o zainetti diventando sempre più amato e ambito. Questo spaventoso successo, negli ultimi anni, ha avuto un impatto importante sull’economia legata alla diffusione della musica nel mondo. La prima conseguenza, ricorderete, fu la crescita esponenziale degli utenti dei p2p che permettono il download –illegale– di musica , video e quant’altro. Conseguentemente le major musicali iniziarono a registrare preoccupanti cali delle entrate a causa dei mancati incassi per i diritti di vendita.
In questo panorama, dopo i primi periodi di panico tra i musicisti e i produttori, la filosofia 2.0 è venuta in aiuto delle major tramite importanti portali quali AmazonMp3 o lo stesso iTunes che, grazie ad accordi con le major stesse, hanno potuto mettere in vendita legalmente la musica online. E’ nata, ufficialmente, l’era degli mp3.
Ora che anche l’ultima scossa di assestamento ha agiustato il tiro sia degli utenti che dei portali per la vendita dei pezzi, il mercato ha ripreso decisamente quota ed anche gli utenti più scettici, attratti dai prezzi contenuti e dalla garanzia di ciò che acquistano, hanno provato almeno una volta l’ebrezza di scaricare un file musicale legalmente. A seguito della guerra fra major e utenti è però rimasto sul terreno un cadavere eccellente, quello del CD che da poco meno di un anno a questa parte sta registrando cali di vendita molto pesanti, in controtendenza con il mercato di musica online che invece è in crescita.
Dati alla mano la vendita di brani sui portali specializzati è aumentata complessivamente del 29% rispetto allo scorso anno, un bel risultato se rapportato alla crescita dei download via p2p che è aumentata di circa il 23%. Inoltre, considerando che la domanda musicale mondiale è in calo di circa il 2%, si può dire che l’acquisto di musica online stia ottenendo un successo importante visto anche che l’incremento degli utenti che acquistano musica dai portali è aumentato, indovinate un pò, proprio del 2%.
Secondo l’NPD Group, che si occupa di marketing e ricerche di mercato, il 15% degli utenti della rete ha acquistato brani online almeno una volta. E voi, siete fra questo 15% o non avete ancora mai provato? Diteci cosa ne pensate.
#1NeXTWay
Ragazzi: non c’è storia.
Gli MP3 suonano piatti ed hanno molti più “clipping” rispetto ai CD.
Io, quando possibile, ascolto ancora vinili ed in giro mi porto il vecchio lettore CD.
Forse gli MP3 andranno bene(?) per la musica elettronica ma per il resto è MOLTO meglio il caro CD…
E poi io vorrei sapere: dove cavolo li mettono i libricini che mi piacciono tanto negli MP3?
#2Marina Mazzoni (Jazia)
@NeXTWay
dal punto di vista della qualità audio non posso che darti ragione anche se, per una buona fetta di acquirenti, la differenza tra un cd ed un mp3 non è poi così importante.
Personalmente sostengo entrambi i formati perché, diciamoci la verità, gli mp3 sono più pratici anche se a casa non rinuncerei mai alla qualità audio del cd o al calore dei buoni vecchi album in vinile!
#3Cesare
NeXTWay ti assicuro che la qualità del MP3 non è tanto diversa del CD
Poi secondo me in futuro non esisterà più il cd ma le schede flash ( un pò come quelle del nintendo DS) dove si potranno inserire in una confezione con il tuo amato libricino.
#4simone
no
#5Ale
personalmente non posso tollerare di pagare 1 euro una canzone in formato mp3, quindi di qualità inferiore al cd, e con DRM incluso. Preferisco assolutamente comprare il cd, con buona qualità audio, e convertilo in mp3, da usare sul lettorino. Non comprendo tutto questo fervore attorno alla musica sul web. In fondo l’unica differenza è farlo da casa invece che uscire e andare al negozio, che rimane un’esperienza positiva. La mia opinione è che alla fine le case discografiche ci fregano, perchè abbassano i costi, con il digitale, mantenendo i ricavi costanti. Forse, presto o tardi, la moda degli mp3 per forza scemerà e rimarrà un’equilibrata situazione fra vendite su web e nei negozi. Anche perchè sn sicuro che il cd non sparirà ma ridurrà semplicemente i volumi di vendita.
#6iXion
dipende dal lettore MP3 la qualità audio,io per esempio a volte mi trovo addirittura meglio col mio iPod e le cuffie in-ear che con un CD…comunque sia io continuo sempre ad usare i CD soprattutto in casa o in macchina,e credo che la cosa migliore sia saperli utilizzare ed apprezzare entrambi
#7Manuel88
NeXTWay dice:
ma cosa stai dicendo? il clipping è dovuto a un mixing /mastering del disco fatto male,il formato di compressione non centra nulla,e nemmeno il genere… se rippi un mp3 da un vinile mantenendo naturalmente il volume uguale (e non attivando magari opzioni inutili del programma di ripping tipo “normalizza”) ti assicuro che non ci saranno clip (ammesso che la song non clippasse già sul vinile,è logico…) poi la qualità cambia in base al bitrate,ma se la metti a 320kb ti assicuro che rimarrà perfettamente fedele all’originale.
#8sliders70
Quoto Manuel88 sulla storia del clipping, ma comunque l’mp3 fa cagare a prescindere 😀 certo se si ascolta su stereetti cinesi da 100 euro… la differenza con il cd non si sente 🙂
Comunque, per la cronaca, non serve fare 320K, un 224K in modalità VBR è migliore di qualunque cbr, provare per credere!
(come si fa a usare ancora il cbr io non capisco…bleah 🙂 )
#9mirkojax
comprate i cd perche’ fra 2000 anni qualche archeologo trovera’ nelle tombe un cd fossilizzato e potra’ decifralo, gli mp3 invece si perderanno come lacrime nella pioggiaaaaaa
#10iXion
fra 2000 anni i CD si sapranno decifrare a male pena come frisbie asd