E’ ufficiale, Aaron e Christine Boring non hanno subito alcun danno alla privacy. Google ha vinto la causa intentata dai due coniugi che si erano sentiti offesi dal trovare su StreetView la foto della propria abitazione ripresa dalle pronte telecamerine a bordo delle auto di BigG.
La vicenda, venuta a galla qualche tempo fa con la denuncia dei coniugi, ha trascinato Google in tribunale con l’accusa di violazione della privacy e della proprietà privata.
La sentenza però ha dato ragione a Montain View scagionando l’azienda dalle accuse e bacchettando i coniugi, rei a quanto pare di aver tentato di ottenere un “facile” risarcimento. La colpa dei coniugi a detta del giudice sarebbe quella di non aver messo in atto alcun tentativo per ridurre la diffusione dell’immagine incriminata ed aver creato molto clamore intorno alla vicenda, comportamenti che sono in netta contraddizione con le accuse mosse a Google. Inoltre, afferma BigG, i due non hanno richiesto alla società l’eliminazione dell’immagine incriminata ma hanno preferito le vie legali, errore che dovranno pagare caro sostenendo le spese processuali.
Ma quello dei coniugi Boring non è l’unico caso a carico di Google. Molti altri procedimenti sono in corso di accertamento, ma mentre nella Vecchia Europa la politica nei confronti della mappatura di Google è orientata alla chiusura, in oriente c’è chi sta già pensando di affiggere avvisi cittadini per avvertire la popolazione del passaggio delle auto di BigG.
Quella della privacy è una questione molto delicata ma ci sentiamo di dire che il progresso non può essere fermato dalle paure, vedremo le future sentenze se ci daranno ragione o meno.
#1paolo
non vedo dove sia il problema, alla fine google ti fa vedere quello che vede chiunque passa di lì.
non ti viene mica a guardare in casa..
#2brizio fabrizio
ma se sulle cartine della città c’è la tua casa mica vai a protestare, lo stesso è per Street View.
#3GiH
<>
AMEN
#4GiH
@ GiH:
-_- Tra le parentesi avevo quotato la conclusione del tuo articolo:
“Quella della privacy è una questione molto delicata ma ci sentiamo di dire che il progresso non può essere fermato dalle paure,”
tanto ormai come si fa a parlare di privacy?
#5lesnek
quale privacy? stiamo parlando di una facciata di una casa che comunque è visbile a chiunque passi di li…
Se io in un viaggio faccio delle foto ad una strada per ricordo, e le metto sul mio sito, si vedranno le case sulla strada…
quindi credo che google non ha fatto niente di male… 🙂
#6Leaves
infatti anche io penso che non c’è niente di male a fare una foto a una casa, e poi sta gente che va in tribunale contro google, è ovvio che vince google, perchè “google” è ricco, potente, e bisogna smp ricordarsi che i ricchi ottengono tutto. 😀
#7menadòr
haahhhaaahaahaah ahh !
Boring, nomen omen …
secondo me non è neppure il loro vero nome
solita s.t.ron7ata americana in cui per le cose anche più astruse si tirano in ballo gli avvocati, i quali banchettano riccamente a spese di entrambe le parti
allora io mi inca77o perchè sull’atlante c’è la mia città e nessuno dei miei concittadini ha esplicitamente richiesto di mettercela
#8JJJ
E’ VIOLAZIONE DELL APRIVACY !!!
URGE LEGGE IMMEDIATA !!!
LE IMMAGINI DEVONO MOSTRARE SOLO LE VIE !!!
LE FACCIATE I TETTI E LE RECINZIONI DELLE PROPRIETA’ PRIVATE ,
IN QUANTO TALI , SONO PRIVATE !!!
QUINDI PER ESSERE RESE VISIBILI A TUTTI
GOOGLE DEVE CHIEDERE L’AUTORIZZAZIONE AI PROPRIETARI !!!
I QUALI POSSONO ANCHE CHIEDERE DENARO IN CAMBIO !!!
GOOGLE STA “FURBAMENTE”
SFRUTTANDO UN PUNTO “DEBOLE”
DELLA NORMATIVA SULLA PRIVACY !!!
VISTO ANCHE IMILIARDI IN PUBBLICITA’ CHE INCASSA
GRAZIE A MAPS E STREET ,
SFRUTTANDO PROPRIETA’ E COPYRIGHT ALTRUI !!!
FINORA L’HA FATTA “FRANCA” PERCHE’ GOOGLE
COLLABORA ( COME ALTRI SOCIAL NETWORK , ECC..)
CON I SERVIZI SEGRETI AMERICANI ???
(SEMPRE AVIDI DI INFORMAZIONI )
RICORDATEVI CHE ESISTE UN MERCATO NERO
DEI DATI SENSIBILI RUBATI , O ACQUISITI LEGALMENTE !!
RIFLETTETE ATTENTAMENTE !!!