I prodotti tecnologici che non vogliono “morire”. Voi a quale tenete di più?

Gli zombi esistono. No, tranquilli, non è nostra intenzione percorrere le orme di Orson Welles ed usare un mezzo di comunicazione di massa per diffondere il panico attraverso una burla. Noi diciamo la verità!

Dove andate? Tornate sulle vostre sedie, non siamo impazziti. Stiamo semplicemente parlando di prodotti tecnologici (hardware e non), quelli che – per un motivo o l’altro – non vogliono saperne di “morire” nonostante la loro classificazione come “obsoleti” giunta ormai da anni, se non decenni. Di seguito, i casi più eclatanti:

Stampanti a matrice di aghi: non fate finta di nulla. Tutti noi, almeno una volta nella vita, ci abbiamo avuto a che fare, soprattutto se siamo soliti frequentare uffici che possono annoverare una certa longevità nello svolgimento del loro compito. Tanto per intenderci meglio, sono quei “comodini” che battono sulla carta attraverso un nastro inchiostrato mentre si spostano lateralmente sul foglio (ad es: Epson FX-80 e Panasonic KX-P1124).


MiniDisc (MD): anche se largamente sorpassato dai lettori MP3 (ed anche dai vetusti vinili, diciamolo!), questo supporto digitale magneto-ottico riscrivibile lanciato da Sony nel 1992 è ancora presente nelle case e nei cuori di moltissimi utenti. Il perché, chi lo sa.

Amiga: chi ha posseduto un Amiga in passato lo porterà per sempre nel proprio cuore… e nella maggior parte dei casi anche nella propria polverosa cantina. Inutile far finta di niente, anche qualora le sue funzionalità fossero ridotte a quelle di un ingombrante fermacarte, nessuno avrebbe il coraggio di buttare nel cestino un computer targato Amiga.

Floppy disk: se si fa fatica a gettare nel cassonetto un dispositivo non più funzionante ed ormai “scaduto” da qualche decennio, figuriamoci se uno di noi geek si fa passare per l’anticamera del cervello di disfarsi dei mitici floppy disk (nati negli anni 70, ma ritirati ufficialmente dal mercato di recente). Sì, proprio quei lentissimi supporti magnetici continuo bersaglio di virus in cui ormai non c’entra nemmeno un documento di Word, li adoriamo, non ci possiamo far niente!

MS-DOS: c’è bisogno di presentazioni? Il sistema operativo con interfaccia testuale prodotto da Microsoft nel 1981 (dopo l’acquisizione dei diritti dell’86-DOS) e che fu abbinato al primo PC IBM. Se sei un geek lo hai provato, lo usi tutt’ora e lo continuerai ad usare fino al 2072.

La lista, ammettiamolo, potrebbe andare avanti all’infinito, ma non è nostra intenzione mandare a ramengo la vostra domenica con un articolo di 72.780 parole. Piuttosto, date un’occhiata alla lunga lista di “prodotti immortali” sapientemente stilata da “PCWorld” e fateci sapere quale gingillo tecnologico aggiungereste all’elenco, quello dal quale non vi separerete nemmeno tra vent’anni.

34 commenti su “I prodotti tecnologici che non vogliono “morire”. Voi a quale tenete di più?”

  1. Ragazzi, non immaginate le cose che ho visto (essendo mio padre tecnico informatico) in giro…
    Avvocati che non ne vogliono sapere di mandare in pensione le loro gloriose stampanti B/W appartenenti ad un epoca ormai troppo lontana, altri che pretendono di avere sul loro caro P2 windows vista, addirittura ho avuto a che fare con alcuni signori che utilizzano ancora floppy da 5 pollici e un quarto!!!!
    L’unica nota positiva (anzi, relativamente a quando si dice nell’articolo, negativa) è che i floppy sono usati tutt’ora per l’aggiornamento del bios, e talvolta anche per l’aggiornamento di alcune macchine specialistiche (es. gli apparecchi che hanno i meccanici per fare le revisioni ecc.).
    Comunque articolo interessante!
    Ciao!

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  2. Sembrerà una follia ma io Ms-DOS lo adoro e mi semplifico la vita scrivendo batch. Senza non saprei come farmi un backup automatico della chiavetta appena la inserisco (magari col copia-incolla no, eh?)… 😀

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  3. Ragazzi i floppy ed insieme a quelli i dischetti zip non moriranno mai, erano fantastici! veramente unici!!! non li butterò mai viaaa !! Ottimo articolo

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  4. io nell’ ufficio ho di tutto stampanti ad aghi floppy pentium 3 e 4 e l’altro giorno in cerca di pezzi di ricambio in soffitta mi trovo un hard disk di qualche mb con installato il ms-dos xD

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  5. Posso dire di usare con regolarità sia i Floppy che i MiniDisc, ma il prodotto “tecnologico” di cui non mi separerò mai é il PC con il quale sono cresciuto, un Pentium III 1 Ghr e 256 Mb di RAM.
    Ci sono piu affezionato che a mia sorella e anche se ora ho un nuovo PC continuo ad usarlo, certo con meno regolarità ma continuo e continuerò.
    Con quel computer ho condiviso parte della mia vita, la mia prima formattazione, la prima volta che ho aperto un PC pezzo per pezzo e altri particolari. Siamo proprio inseparabili.

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  6. Non vedevo l’ora di buttarli via!!
    Sono anni che non adopero un floppy, anzi l’ho tolto dal pc per lasciare spazio ad un disco aggiuntivo!!!
    Sono stati sul mercato pure troppo!!!

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  7. Hard disk, Floppy, Pentium III, batch… tutta roba fin troppo “avanti”. 🙂
    Posseggo ancora il mio primissimo computer: un glorioso Amstrad CPC 464, perfettamente funzionante, con il suo fantastico monitor a toni di verde, niente case (tutto l’hardware era contenuto all’interno della tastiera), niente hard disk e floppy, ma un fantastico lettore cassette e come “sistema operativo”… Basic 1.1 caricato nella ROM interna. Il tutto corredato dalla “mostruosità” di 64KB di RAM!!! 😀

    Quanti ricordi: i primi programmi, le prime delusioni al classico errore “Syntax Error at line….”
    Non lo butterò mai! 🙂

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  8. Luckz dice:

    Posso dire di usare con regolarità sia i Floppy che i MiniDisc, ma il prodotto “tecnologico” di cui non mi separerò mai é il PC con il quale sono cresciuto, un Pentium III 1 Ghr e 256 Mb di RAM.
    Ci sono piu affezionato che a mia sorella e anche se ora ho un nuovo PC continuo ad usarlo, certo con meno regolarità ma continuo e continuerò.
    Con quel computer ho condiviso parte della mia vita, la mia prima formattazione, la prima volta che ho aperto un PC pezzo per pezzo e altri particolari. Siamo proprio inseparabili.

    Sembra la mia storia…
    Lunga vita al Floppy!

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  9. Sto scrivendo, ed in questo momento sto anche guardando il mio C64.
    Poi ditemi se con questa frase non vi ho fatto scendere una lacrima.

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  10. Beh, io al mio fido Minidisc non rinuncio… sarà obsoleto ma fa egregiamente il suo compito. I dischini sono molto “cool” e quando li tiri fuori, incuriosiscono sempre qualcuno… ottimo per rimorchiare. 😉

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  11. Le stampanti ad aghi sono ancora necessarie in alcuni campi. Sono le uniche che permettono di stampare sulla “carta carbone”. A meno che non lo abbiano abolito negli ultimi 2-3 anni, è obbligatorio per alcune dichiarazioni fiscali.

    Di tutto il resto terrei (e tengo in cantina) solo l’Amiga. Quel che rimane, dritto nel cestino, a partire dall’MS-DOS.

    Per fortuna di recente i BIOS si possono aggiornare anche via USB.

    Bye.

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  12. Volevo chiedere ad Albysanta qual’è lo script che backuppa tutto il contenuto della chiavetta appena inserita nel pc..@ Albysanta:

    comunque io non ho un qualcosa da cui non vorrei mai separarmi..

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  13. @Mirco:
    Non è che non ci vivrei senza, però…

    @echo off
    title Backup da chiavetta a pc
    cls
    cd Directory01
    xcopy *.* “C:\Documents and Settings\%username%\Desktop\” /D /E /I
    exit

    E semplicemente copi questo in un file *.bat dopo aver sostituito Directory01 con la cartella che vuoi copiare dalla chiavetta (oppure se vuoi fare un backup completo cancelli la riga) e invece come destinazione modifichi la penultima riga. L’opzione /D copia solo i file nuovi nella destinazione, quelli vecchi con lo stesso nome vengono sovrascritti.
    Dicevo, salvi come *.bat e lo copi nella directory principale della chiavetta.
    Crei insieme un nuovo file di testo “autorun.inf” e scrivi

    [autorun]
    open=nomedellabatch.bat
    action=Backup

    Ad ogni inserimento della chiavetta ti viene chiesto se effettuare o meno il backup!
    Scusate la lunghezza 😀
    Ciao!

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