Le dinamiche di successo su Twitter ancora non sono chiare. Si è portati a credere che più followers si abbiano più si stia andando bene, ma non è sempre così; si può credere che diventando follower di qualcuno si inneschi il meccanismo della gratitudine ed essere seguiti di risposta, ma non è così automatico.
Il modo in cui si muovono gli utenti su Twitter non è ancora svelato, il motivo principale è che Twitter non affronta la rete in modo 2.0, ma potremmo azzardare a dire che è una finestra su quello che sarà il web 3.0. L’approccio alla rete infatti non è più di tipo comunitario, ma individuale. Gli utenti di Twitter si possono dividere principalmente in due categorie, quelli che usano Twitter come un tracker e buzzano link o quelli che riversano il proprio “lifestream” 140 caratteri per volta.
Non potendo considerarsi una community quella di Twitter non si può fare a meno di notare che esistono delle connessioni fra gli di utenti. Non c’è nessuna struttura in grado di tenerli insieme, ma in qualche modo gruppi di utenti, accomunati dagli stessi interessi, si seguono fra di loro, dando vita a quelle che alcuni hanno chiamato crowd, ovvero folle.
Se Twitter vi è nuovo e volete aprire un account o se siete delusi dall’inattività sociale del vostro account dovreste considerare TwittGeek. Anche se il numero di following non è determinante al numero di followers è necessario accedere alla giusta crowd per far sì che le vostre connessioni crescano. E’ consigliabile avere prima un certo numero di tweet, così che la proporzione fra following e foolowers sia maggiore; gli utenti Twitter infatti tendono a scegliere se seguire o meno gli utenti che li seguono sulla base dei loro updates e dell’interesse che generano.
Una volta determianata la vostra personalità Twitter potete incominciare ad andare a caccia di crowd. TwittGeek ci semplifica molto il lavoro; dandogli accesso al nostro account Twitter e fornendogli una serie di parole chiave che rispecchino i nostri interessi, o quanto meno gli interessi degli utenti che ci interessa seguire e dai quali ci piacerebbe essere seguiti, TwittGeek selezionerà e seguirà automaticamente fino a 200 utenti per account.
Ovviamente più parole chiave gli darete, più affini saranno gli utenti che TwittGeek seguirà automaticamente per voi, ma il tempo per generare la lista di utenti crescerà proporzionalmente. L’ideale sarebbe generare una tagcloud dagli Shared Items di GReader piuttosto che dagli RSS del blog che state pubblicizzando. TwittGeek impiegherà circa 5 secondi ad utente e fate attenzione perché, anche se potete bloccarlo in qualsiasi momento, una volta dato il via, non chiederà conferme, ma incomincerà a cercare e seguire. Il tempo stimanto per ogni nuovo utente che seguirete è di circa 5 secondi, ma potete interrompere il processo e ricominciare quando vi pare.
Il servizio è nella wishlist di Twitter e non è considerato spam, in ogni caso vi consigliamo di controllare i following ed escludere quelli che non vi interessano, la chiarezza della vostra personalità su Twitter è fondamentale ad un account di successo. Come sempre questi servizi automatici sono validi fino ad un certo punto, e questo può essere considerato un buono strumento per dare una bella spinta ai vostri account. Se invece volete dei risultati mirabili la chiave è sempre la stessa, olio di gomito e tanta pazienza.