Geekissimo

Facebook annuncerà oggi nuovi cambiamenti ai ToS

 
Fulvio Minichini
2 Luglio 2009
1 commento

facebook-everyone-button

Facebook ha annunciato per la giornata di oggi una Webcast in cui annuncerà nuovi cambiamenti alle sue privacy policy. L’ultima volta che questo è accaduto Facebook è stato costretto a tornare indietro sui suoi passi a causa dell’impopolarità delle novità introdotte. Questa volta il tema che riguarderà questi cambiamenti è già stato lievemente annunciato e ne abbiamo precedentemente parlato.

Prima con il beta-testing della funzione di ricerca contenuti in Facebook, poi l’everyone button e qualche giorno fa con la comparsa nei settings della possibilità di essere notificati quando qualcuno diviene fan del proprio profilo (al momento in cui si scrive questo articolo è scomparsa l’opzione), Facebook ha chiaramente espresso la sua intenzione di introdurre fra i suoi servizi una public timeline. Esattamente come Twitter verrà fornita la possibilità di rendere pubblici tutti i propri contenuti, ricercabili e sottoscrivibili.

Questo introdurrà un nuovo ruolo per gli utenti di Facebook con il quale familiarizzare. Se siete già utilizzatori di Twitter sapete di cosa stiamo parlando, un fan (follower se siete su twitter) è un utente che riceverà i vostri updates nel proprio newsfeed. La differenza fra fan di un profilo e friendship è che nel primo caso la relazione non richiede reciprocità; come su Twitter, potete essere seguiti senza necessariamente seguire.


Cerchiamo di capire cosa comporterà nel dettaglio. La prima cosa che viene da chiedersi e che ci si augura avrà una risposta chiara e gradita oggi con la Webcast, è se ci verrà data la possibilità di scegliere se rendere i nostri updates pubblici o meno, e nel caso se si potrà flaggare uno o l’altro update come pubblico o meno. Nonostante Facebook ci abbia più volte fatto brutte sorprese in termini di privacy non credo ci sia troppo da temere a riguardo. Dire a oltre 200 milioni di utenti di un social network che da oggi i loro contenuti saranno visibili a chiunque non sarebbe una mossa particolarmente furba e comporterebbe una reazione ancora più dura dell’ultimo tentativo di Facebook di gestire unilateralmente i contenuti degli utenti. Quello che dovrebbe farci preoccupare è come sarà introdotta questa funzione, la maggior parte degli utenti non hanno mai cliccato sulla scheda dei Privacy Settings e c’è da pensare che non lo faranno mai. Se anche i ragazzi di Facebook la pensassero così, i contenuti potrebero essere impostati di default come pubblici, assicurando un boost notevole ai primi giorni di vita della nuova Timeline.

Attendendo che i nostri timori vengano smentiti andiamo oltre e consideriamo gli aspetti positivi del cambiamento. Poter postare i propri contenuti su una timeline pubblica alla quale avranno accesso centinaia di milioni di utenti significherà molta più visibilità, ma soprattutto, significherà aprire la nostra rete oltre i sei gradi di separazione delle nostre relazioni reali. Se fino ad oggi Facebook è stato il social network privilegiato per ritrovare vecchi amici, scoprire amici in comune e dare una possibilità veloce e cool di essere contattati da nuove conoscenze, le cose stanno per cambiare. La vostra attività su Facebook determinerà le parole chiave che si correleranno a voi e che porteranno a voi nuovi contatti, virtuali, ma con un nome reale (almeno fino a questo momento).

Come le chat pubbliche di una volta, Facebook potrebbe diventare un luogo in cui estendere la propria rete di conoscenze anziché consolidare quella già esistente. Twitter nel successo strepitoso degli ultimi tempi ha incominciato a prendere già questa piega. I servizi di geolocalizzazione hanno messo in contatto twitters della stessa città che come da tradizione hanno organizzato le prime pizzate, dette PizzaTwit, al termine delle quali probabilmente saranno diventati amici su Facebook.

Se questa mossa viene giocata bene e senza spaventare gli utenti, Facebook potrebbe moltiplicare il proprio numero di utenti cavalcando l’onda di Twitter, che solo adesso muove i primi seri passi al di fuori della comunità geek. Queste ovviamente sono solo ipotesi, in un precedente articolo abbiamo esposto le nostre perplessità in merito la possibilità di Facebook di detronizzare Twitter. I maggiori dubbi riguardano il tipo di contenuto. Gli utenti Twitter e gli utenti Facebook pubblicano un contenuto sensibilmente diverso, il che è determinato in larga parte dal pubblico a cui ci si riferisce. La possibilità di rendere pubblici i propri updates probabilmente alletterà moltissimi utenti su Facebook, ma cambierà il loro tipo di contenuti rendendolo poco interessante per il proprio network. Questo metterebbe Facebook e Twitter sullo stesso piano, contenuti generati dagli utenti per chiunque, quindi perché scegliere uno piùttosto che l’altro. Dalla sua Facebook ha l’indicibile vantaggio numerico, se solo il 10% degli utenti Facebook dovesse apprezzare la nuova funzione, la timeline pubblica più popolata del Web passerebbe immediatamente da Twitter a Facebook. Bisognerà poi vedere cosa accadrà col tempo, se la fauna di Facebook si trasformerà al punto di cambiare il carattere di uno dei principali protagonisti del Web, se Twitter sfornerà una funzione killer a cui nessuno ha proprio pensato, se l’utenza di massa sarà in grado di recepire efficacemente la nuova funzione etc.

Quello di cui siamo certi è che quello che accadrà nei prossimi mesi inciderà pesantemente sul futuro della rete per i prossimi anni. Centinaia di milioni di persone, con un trend sempre in crescita, che pubblicano contenuti in tempo reale e da tutto il mondo promettono di cambiare radicalmente la sostanza dell’informazione. Il prossimo passo sarà un motore di ricerca in grado di aggregare i contenuti in tempo reale con filtri adatti a salvaguardare il fattore temporale senza per questo compromettere la “qualità” dei risultati. Voi che ne pensate? Rendereste pubblici i vostri contenuti su Facebook?

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Commento

  • #1Diego

    Sono d’accordo con voi sulla profonda differenza tra gli utenti facebook e twitter. A meno che facebook non pubblicizzi bene il cambiamento il cambiamento non potrebbe essere sfruttato a dovere.
    Poi la maggior parte degli utenti è abitudinaria, credo che i twitters o gli utenti di facebook non lascerebbero la loro piattaforma in favore di un’altra.
    Sul piano monetario invece la cosa potrebbe fare la differenza, se gli introiti pubblicitari dovessero calare twitter sarebbe disposta a chiudere.

    2 Lug 2009, 7:33 pm Rispondi|Quota