A quanto pare, gli utenti malitenzionati che hanno messo in ginocchio Twitter e Facebook negli ultimi giorni non hanno la minima intenzione di fermarsi, anzi si preparano a sferrare nuovi attacchi nella speranza di fare più danni possibili, e probabilmente di carpire anche qualche dato personale. Tutto ciò, considerando anche le recenti ondate di spam che stanno colpendo i maggiori Social Network del mondo, dovrebbe indurre gli utenti a riflettere meglio su quali sono i reali rischi per la privacy.
Negli ultimi giorni infatti Twitter è stato oggetto di un attacco DDoS, Distributed Denial of Service, che ha messo fuori gioco oltre al secondo Social Network più famoso al mondo anche le applicazioni di terze parti, che ovviamente ne sfruttano le API. Uno degli esempi più eclatanti è UberTwitter, il famoso client Twitter per BlackBerry, che ha avuto seri problemi di funzionamento nel corso di tutto l’attacco.
Il co-fondatore di Twitter, Biz Stone, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla situazione attuale:
In the past 24 hours, we’ve been contending with a variety of attacks that continue to change in nature and intensity. We’re working to restore access to apps built on the Twitter platform that were affected by defensive measures—there was some overcompensation on our part as we tune our system to deal with this scale of attack.
Per quanto riguarda invece la possibilità che l’attacco sia stato scatenato da motivazioni dovute al Conflitto politico tra Russia e Georgia, le sue parole sono state molto prudenti e speranzose:
Appear to have been geopolitical in motivation. However, we don’t feel it’s appropriate to engage in speculative discussion about these motivations.
Cosa dite, c’è da preoccuparsi seriamente?
Via | Mashable