Oggi voglio proporre una bella riflessione sullo storage dei dati tramite la tecnologia disponibile alla massa oggi, contro quello nato con l’avvento della scrittura sumera del 3300 a.C contro quello fisico tramite una stupenda illustrazione creata da Mozy (servizio di backup online), che mostra inoltre come l’archiviazione dei dati è cambiata nel corso dei decenni, con l’avvento di nuova tecnologia.
Una ottima mossa di marketing da parte di Mozy, che con la seguente immagine dall’altezza di ben 6.165 pixel fa capire con numeri e con l’immediatezza che solo un’immagine può dare, un confronto davvero interessante che dimostra come negli ultimissimi anni tutto il mondo è cambiato.
Via | Mozy
#1mytwocents7
C’è solo una cosa da aggiungere: una tavoletta sumera è perfettamente leggibile ancora oggi a 3000 anni di distanza, quanto sia affidabile lo storage digitale da questo punto di vista non è ancora dimostrabile. L’immagine è carina non c’è che dire, tuttavia si concentra solo sull’aspetto dello “spazio” inteso come ingombro (e lì non c’è paragone tra storage fisico e digitale), non del “tempo”: cambiano in pochi anni formati, supporti, ecc. non saprei se ad esempio una tesi preparata su un commodore 64 e registrata su nastro sia ancora leggibile oggi. E’ una problematica da valutare.
#2Nexso
mytwocents7 dice:
Bravo, stavo per scriverlo io. Mi hai preceduto. Aggiungo che probabilmente l’autore si riferiva con le tavolette dei sumeri all’epopea di Gilgamesh. Il primo poema epico della storia mondiale. Da leggere assolutamente.
E comunque NON 3000 anni fa, ma addirittura 4500 anni !!!
#3Kyazar
@ mytwocents7:
Non è proprio così… quella tavoletta è stata scritta in una lingua che noi oggi non riusciremmo più a leggere se non venisse tradotta, così come quel nastro non potrebbe essere letto se non venisse convertito in un formato attuale.
Perciò il tempo influisce in maniera sostanzialmente uguale in entrambi i metodi…
#4Fabrizio Fallico (Sniper Wolf)
@ Nexso:
io ho scritto 3300 a.C., anno in cui è supponibile (secondo gli ultimi ritrovi eseguiti da archeologi e studiosi di varia natura) sia stata scritta, per la prima volta in assoluto, non 3300 anni fa 😉
4500 anni fa (verso il 2500 a.C.) è supponibile sia stata scritta l’epopea di Gilgamesh, ma la prima tavoletta, è del 3300 a.C. circa.
Ovviamente, di queste date non c’è mai l’assoluta certezza: chissà magari fra cinque anni spunterà una civiltà prima impensabile che ha trascritto inconsapevolmente la propria storia in chissà quale manufatto, facendo alzare l’anno in cui all’uomo venne in mente il linguaggio 😀
#5Nexso
Ho letto male…
Comunque i sumeri sono troppo interessanti. 🙂
#6Fabrizio Fallico (Sniper Wolf)
@ Nexso:
concordo 😉
#7Samuel
Una tavoletta sumera è perfettamente leggibile? Ahahaahahaah, “perfettamente” direi non proprio. Innanzitutto le tavolette sumere oggi accessibili sono solo una piccola parte infinitesimale di tutte le tavolette che c’erano all’epoca dei sumeri, dato che il 99,9999% delle tavolette dell’epoca sono andate perse o distrutte. E già questo dovrebbe far riflettere sull’affidabilità di una tavoletta sumera. Poi per la maggior parte delle tavolette c’è bisogno di un lavoro di pulizia e restauro enorme per poterne ricavare i dati. In ultimo la quantità di dati stipabile su una tavoletta sumera è semplicemente ridicola in rapporto alla materia usata, al costo per la scrittura dei dati e allo sforzo prodotto per la conservazione degli stessi. In ultima analisi è perfettamente lampante che non ci sono paragoni possibili tra la conservazione dei dati digitali nel tempo e le tavolette sumere, i vantaggi sono tutti del digitale, contando anche che le tecnologie in futuro si evolveranno ancora rendendo praticamente eterni i dati scritti. Quindi se vogliamo scherzare allora parliamo pure delle tavolette sumere. Se invece vogliamo discutere seriamente di conservazione dei dati nel tempo allora, per piacere, evitate di fare battute.
#8forniture alberghiere
Anche amazon aveva fatto uno spot simile dicendo che non bastava lo stadio piu grande di usa per contenere tutti i suoi libri, la new economy è grandiosa e comunque i concetti di base spesso sono molto simili.
#9raben
Personalmente trovo i sumeri estremamente affascinenti, ma il cuneiforme non così chiaro da decifrare! 😉
scehrzi a parte uso mozy da diversi anni e devo dire che mi ci stò trovando bene sia con quello a pagamento che con quello gratuito che uso per casa.
Devo dire forse l’unico neo sta nel programma di gestione dei backup che “rallenta” un pochetto il computer…
#10KeopeXVI
Kyazar dice:
Non è tanto questione di formato o di lingua.. il problema è che una tavoletta sumera è arrivata a noi dopo oltre 5000 anni, ancora leggibile… un dvd dopo 10-15 anni è da rimasterizzare, altrimenti potrebbe divenire illeggibile o altro.. comunque si ha una perdita dati…. di certo dati digitali non durano 5000 anni…. è quella la questione…
#11KeopeXVI
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#12forniture alberghiere
Vabbè, fra 10 anni anche se finisce il mondo ci saranno in giro per il pianeta lmeno 1 miliardi di ipod (in pochi anni sono diventati centinaia di milioni e la campienza cresce velocemente) con dentro almeno la metà delle canzoni del mondo e per ascoltare è sufficente premere un bottone, mi sembra che lasceremo molte piu info dei sumeri, e magari per quel tempo cominceremo anche a smettere di usare le strade asfaltate, visto che pare le usassero pure loro e di li si è innovato pochino a tutt’oggi mi pare..
#13CoCaiNet
Non credo esista oggi al mondo un supporto digitale o magnetico capace di conservare dei dati con sicurezza. I vhs registrati negli anni 80 si stanno già rovinando e sono destinati a deteriorarsi. Stesso discorso per nastri e floppy. I supporti ottici devono avere più copie per dare sicurezza. Se avete un disco di foto o dati a cui tenete e che visualizzate spesso fatene più copie. Alcune le usate altre le conservate in posti adatti senza umidità e senza luce. Solo così si potranno mantenere §(sempre che siano stati masterizzati a dovere) . I dischi magnetici come hd e quindi ipod non sono per nulla sicuri. Ho avuto una miriade di ipod e puntualmente ogni volta che restavano lontani per troppo tempo dal pc senza sincronizzarsi e fare il controllo delle canzoni, alcuni dati andavano persi , diventavano illeggibili . E non sono un collezionista di calamite.