Ultimamente gli atti di censura da parte dei governi non totalmente aperti verso il web stanno aumentando, sulla scia dei pesanti comportamenti antidemocratici attuati dai cinesi, i quali ogni giorno trovano un nuovo metodo per privare i propri cittadini della libertà di navigazione e d’informazione, adducendo come scusa la “protezione dei ragazzi online“. Ma mentre per quanto riguarda la Cina il blocco è totale, in altri paesi si cerca di bloccare o censurare l’accesso solo ad alcuni siti, censurandone il contenuto per garantire la riservatezza di alcune informazioni scomode al governo. Sicuramente direte: stiamo parlando dell’Italia? Fortunatamente ancora no, anche se non sappiamo per quanto tempo nel nostro paese la libertà d’informazione rimarrà tale. Questa volta, ad essere messa sotto accusa è la Turchia.
Il blog turco WebRazzi ha riportato nella suo sito in inglese qualche informazione in più sull’atto di censura:
L’accesso a MySpace e Last.fm è stato bannato da una corte turca… questo ban potrebbe essere una conseguenza di una causa intentata dalla Turkish Union of Music Producers (MÜYAP), per proteggere i diritti d’autore.
Solo per ricordare: YouTube è bannato in Turchia da oltre un anno, sempre a causa di un’azione legale che non ha trovato soluzione. Noi crediamo che il “ban dei siti web” abbia un grande effetto negativo per l’economia turca, visto che la turchia ha oltre 27 milioni di utenti Internet, che ne fanno il 7° paese per numero di utenti. Come riportato da comScore nel Maggio 2009, gli utenti turchi spendono molto più tempo in rete e consultano molte più pagine dei corrispettivi europei.
Avete conoscenti turchi che possono confermare il grave blocco? Qualche opinione da esprimere sulla censura online? Attendiamo le vostre opinioni nei commenti.
Via | Mashable
#1Nexso
Questa notizia mi sconvolge molto dato che ho un’amica lì e ci siamo conosciuti proprio su last.fm. Non capisco davvero che diavolo hanno questi politici. Non sono uno stato (NON popolo) islamico. Sono una repubblica. Hanno ancora un sacco di problemi, soprattutto per la convivenza fra differenti etnie ma stanno facendo molto per poter entrare nell’unione europea. Questa mia amica è davvero dolcissima e con una mentalità come la nostra. Crede in dio ma non appartiene ad alcuna religione. Bere birra e studia all’università.Non portano nè lei nè sua madre il velo anche se in famiglia la madre e suo marito sono musulmani.
Spero che possa crescere ancora di più questo Paese.
“Yurtta Barış, Dünyada Barış” – “Pace in patria, Pace nel mondo”
PS: Si vede che ne sono innamorato? 🙂
#2casininio
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