Gli sviluppatori della RetailMeNothing hanno dato vita ad uno dei mash-up migliori degli ultimi tempi se non di sempre. Trendsmap è il frutto di un abile mash-up fra Twitter e Google Maps, attraverso le API di WhatTheTrends, un servizio che ottiene trending topics analizzando in tempo reale la tag-cloud di Twitter e da una breve spiegazione per ogni Topic.
Trendsmap non fa altro che localizzare la provenienza dei trending topics e dispone una tag-cloud sul planisfero di Google Maps. Il risultato è che è possibile filtrare la ricerca con criteri geografici, osservando i trending topics legati ad una specifica posizione geografica, in un design che ricorda molto quello di un browser mobile. Oltre ad essere accademicamente lodevole questo mash-up ha delle ottime possibilità di monetizzare.
Quello che la crescita esponenziale di social network e servizi location-based sta dimostrando, è che una delle principali difficoltà delle iniziative web nel produrre profitti, sta nella complessità della definizione di un target che possa prescindere dalla posizione geografica. Con la geolocalizzazione questo freno viene a scomparire, iniziative di grande successo possono essere ristrette ad una singola città, ma soprattutto iniziative che non riescono a spiccare nel mare di idee che investe il web possono trovare supporto economico più facilmente.
Al momento purtroppo l’Europa è poco coperta, per non parlare dell’Italia. Le regioni più coperte sono gli Stati Uniti, l’Inghilterra ed il Nord della Francia, il Sud Africa. Prima di augurarci che Trendsmap raggiunga una copertura globale puntiamo più in basso e ci auguriamo che presto si decidano a creare una versione mobile del sito. A dispetto del design infatti, Trendsmap non solo non prevede una versione mobile, ma è particolarmente ostico ai mobile browser, per non parlare del fatto che non è prevista l’integrazione con i dispositivi di localizzazione.
In conclusione ottima idea, che però va ancora sviluppata prima di poter essere irreplicabile.
