Spreaker, creare la propria web-radio

Internet sta lentamente sostituendo tutti i vecchi modi di comunicare, perché li ingloba tutti. Televisione, telefono, radio. La grande rete mette a disposizione di tutti gli utenti questi strumenti, anche in modo gratuito. Ad esempio per aprirsi un canale su You Tube, non serve sborsare una lira, come anche comunicare grazie ai software IM o VOiP è totalmente gratuito (se trascuriamo il costo della connessione, ovviamente).

Si è ormai capito che non servono immani capitali per farsi conoscere, ma soltanto la pazienza e forza di volontà. Ne sono esempio tutte quelle persone che su You Tube hanno conosciuto la notorietà. Si può parlare, in questo contesto, di vera e propria meritocrazia, no come accade in alcuni casi in televisione (e chi vuole capire capisca).


Internet, quindi, ci mette a disposizione degli strumenti che nel “mondo reale” sarebbero estremamente costosi. Un esempio, può anche essere quello di una radio. Le web-radio, infatti, stanno prendendo sempre più piede, diventando anche più piacevoli e facilmente reperibili online, mentre magari stiamo lavorando al computer.

Come i canali di You Tube, anche le web-radio sono creabili, ed in modo assolutamente gratuito. Oggi voglio presentarvi Spreaker, che permette, appunto, di ascoltare e creare delle web-radio. Dopo la necessaria registrazione, potremo cominciare a creare un nuovo appuntamento per gli eventuali ascoltatori.

Fatto ciò, si aprirà una console per il DJ che dovrà gestire tutti i brani da far ascoltare e inframezzarli con dei suoi pensieri o presentazioni per la canzone successiva. Potremo anche inserire degli effetti di sottofondo per rendere più simpatico l’ascolto agli utenti finali.

12 commenti su “Spreaker, creare la propria web-radio”

  1. Ottimo, bisogna sapere che TUTTE le radio devono essere registrate presso la SIAE e svolgere tutte le pratiche (borderò compreso)… auguri

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    • Scusate se m'impiccio in questa discussione che e bella datata a quanto leggo,
      ma per quanto riguarda i borderò,ecc.ecc. riguarda solo ed esclusivamente le radio tradizionali cioe in frequenza AM/FM non certo le web radio.
      Credo che ci sia stata un po di confusione a riguardo .

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  2. A volte la meritocrazia di cui si parla è solo la capacità di assecondare il gusto e le aspettative sempre più miserrime ed omogenee delle masse. Penso a certi video scadentissimi e ultrascemi che godono di strabiliante notorietà. Mi sembra un po' spericolato quindi l'e-quazione notorietà=meritocrazia, anche su internet.

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  3. ma nella web radio che poi ascolterò sicuramente solo io e mio cugino e in qualità scarsissima e senza pubblicità posso tramettere le canzoni che ho nel pc o devo rendere conto alla siae???

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    • è spreaker a preoccuparsi dei diritti di broadcast. Sarà necessario solo far passare qualche spot predefinito ogni tantonel proprio broadcasting

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