
Zeecell, una clipboard speciale per le celle di Excel



Come tutti ben sapete, qui su Geekissimo sono apparsi tantissimi articoli dedicati al mondo di twitter come ad esempio Follow Finder, TwitterMCE, TwitLay, Penolo ecc. Ora non sono qui ad elencarvi tutti questi servizi che sicuramente conoscete, ma a presentarvi un servizio del tutto nuovo e fresco, si tratta di My Tweet Place.com
Come potete già capire dal titolo, questa applicazione Online permette di utilizzare una vasta gamma di funzioni di Twitter in un unico ambiente.

Qualunque dotcom che si rispetti ormai ha almeno due versioni, una desktop e una mobile. E’ inevitabile e la presenza sul mobile non può essere lasciata al caso o ad una pagina tutto sommato compatibile, ma va studiata ed implementata come si deve, attraverso un’applicazione ad hoc o una web app che sia.
Google non potrebbe essere da meno e in occasione del suo restyle non vuole sdoppiare la sua identità fra mobile e desktop. Non dimentichiamo, infatti, che con il mobile molti utenti hanno approcciato al web, così tanti che molti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, conoscono solo o quasi il web mobile.
Questo significa che bisogna fare molta attenzione nelle versioni del proprio sito e assicurarsi di non creare identità grafiche discordanti. Con il restyle di Google, con cui sono state introdotte nuove funzioni o meglio rese più visibili funzioni già presenti, ma soprattutto sono stai introdotti colori, anche la sua versione mobile si adatta di conseguenza.
Lanciato il 3 febbraio 2010, presto sicuramente ne sentirete parlare ancora più assiduamente. Kwedit è il primo sito di vendita online che offre come metodo di pagamento quello personale. Lo slogan del sito è: “Compri OnLine e Paghi Offline“. Kwedit è una community dove è possibile vendere i propri oggetti direttamente online, come siamo soliti fare ora con Ebay. Al contrario di Ebay, però, Kwedit non prevedete come forma di pagamento Paypal o postepay o bonifico bancario.
L’unico modo per poter pagare l’oggetto è quello di pagarlo di persona incontrando il venditore oppure, affidandosi ad uno dei negozi in partner con il sito. Attualmente, non è molto sfruttato in Italia, sicuramente può essere un buon punto di inizio per una nuova tipologia di vendita dei propri oggetti online.
Negli ultimi temi abbiamo avuto modo di verificare l’esistenza e l’efficienza di molteplici servizi mediante cui effettuare vere e proprie collaborazioni online in modo tanto pratico quanto funzionale, così come se si stesse operando nel medesimo ufficio.
Quest’oggi torniamo ad affrontare il medesimo argomento scoprendo un nuovo ed interessantissimo servizio tutto dedicato alla cooperazione online per i team di sviluppo.
Si tratta infatti di Flowdock, una nuova applicazione online che pone come obiettivo quello di inglobare l’intero operato di un gruppo di lavoro in un unico e comodo spazio in cui eseguire molteplici operazioni, andandosi dunque ad accostare a quello che è il ben più familiare concetto di microblogging.
Condivisione ed informazione sembrano essere le due tematiche che, negli ultimi tempi, attirano gran parte dell’utenza intenta a navigare online, spinta in modo sempre più forte ad operare su molti di quelli che sono i social network più chiacchierati del momento (come nel caso di Facebook e Twitter), andando dunque a risultare una vera e propria attività all’ordine del giorno.
Considerando dunque il consenso favorevole dell’utenza a strumenti di questo tipo e tenendo ben presente, ora come ora, anche l’importanza che un servizio di social networking può avere nel campo dell’IT, anche Microsoft ha deciso di mettersi in discussione, lanciando un nuovo servizio online mediante cui garantirsi almeno un piccolo spazio in quello che è l’accattivante mondo delle reti sociali.
Si tratta infatti di Spindex, un progetto di recente creazione che, presentandosi sottoforma di tech preview, almeno allo stato attuale delle cose, si propone all’intero del web come un interessante aggregatore di flussi d’informazione provenienti dai principali social media, quali Facebook, Twitter, Evernote, RSS e Bing, per il momento, andando dunque a raggruppare il tutto in un’unica e comoda pagina.
Sono certa che a gran parte di voi lettori di Geekissimo risulterà decisamente fastidiosa la modalità in cui Google propone la visualizzazione delle immagini una volta reperite mediante l’apposito motore di ricerca.
Infatti, come sicuramente avrete avuto modo di notare, Google immagini consente si di ricercare in maniera pratica ed agevole le immagini d’interesse ma, allo stesso tempo, al fine di visualizzare al meglio il tutto, risulta necessario cliccare sull’apposito collegamento grazie al quale aprire il file nella sua dimensione originale.
Certo, nulla di estremamente faticoso ma, sicuramente, si tratta di un procedimento fastidioso che, in un modo o nell’altro, costituisce una sorta di bug.
Qualche giorno fa, avevo proposto a tutti voi lettori di Geekissimo un simpatico strumento mediante cui visualizzare i feed-RSS preferiti direttamente sul proprio desktop, in modo pratico, agevole e controllando il tutto direttamente dalla barra di sistema di Windows.
Considerando dunque l’importanza fondamentale dei feed e l’utilizzo sempre maggiore che, giorno dopo giorno, ne viene fatto, quest’oggi scopriamo insieme un ulteriore e nuovo strumento mediante cui prendere nota di tutte le ultime news d’interesse direttamente dal proprio desktop, senza andare ad ingombrare dello spazio prezioso e permettendo una pratica visualizzazione dei contenuti.
Si tratta di Feedling, un programmino gratuito, open-source e destinato all’utilizzo esclusivo su OS Windows che, in modo estremamente semplice, consente di leggere agevolmente i feed-RSS direttamente dalla propria scrivania virtuale, trasformando quest’ultima in un vero e proprio lettore di news ed andando ad impilare insieme più aggiornamenti provenienti da fonti differenti.

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Certamente è capitato a tutti noi di ascoltare una canzone o per radio, o sul web, o per TV che ci ha subito colpiti, e noi sempre armati alla ricerca dell’artista e del titolo di quella canzone.
Ma a porre rimedio a questo problema ci hanno già pensato in tanti come AudioTag un applicazione del tutto online, le applicazioni per iPhone, e così via. Quello che vi presento oggi è un nuovo software che oltre a riconoscere la canzone è in grado di fornirci tantissime informazioni.


Google è l’azienda che più di tutte ha fatto del minimalismo grafico uno dei suoi mantra. Tutte le Google Apps sono qusi completamente prive di complementi grafiche, ma nulla è più scarno della pagina di ricerca di Google, il cuore pulsante dello stesso e del Web intero.
Spesso criticato per questa scelta Google è sempre rimasto fermo su questa politica, continuando a fornire contenuti agli utenti in un ambiente privo di distrazioni, con pagine che più leggere non si può e fondamentalmente con una sola regola: “Content First“.
Le ragioni dietro questa scelta sono molteplici e una su tutte il fatto che la stragrande maggioranza degli utenti non si trova a proprio agio a navigare per le pagine web, neanche le più semplici. Abituati alla passività dei vecchi mezzi di informazione l’osservazione è spesso superficiale e i click guidati più dall’istinto che da altro.
Per buona parte della giornata di ieri, la chat dell’ormai noto social network è stata off line. Subito sono nati i gruppi dei soliti “noiosi” di Facebook che si lamentavano che la chat era inutilizzabile. Dietro questo off line della chat c’è ben altro. Possiamo segnare la giornata di ieri come il primo vero grande Bug che ha colpito uno dei primi social network attualmente attivi sul mare di internet.
Un chiaro messaggio sul profilo “personale” di Facebook dichiarava quanto riportiamo per intero:
“Chat is unavailable as we work quickly to fix a bug reported to us. It should return to normal soon. Because of the bug, people could view friends’ chat messages and friend requests for a limited amount of time if they manipulated the “preview my profile” feature in a specific way. We’ve fixed that issue and took down …Chat as soon as we became aware of it. We apologize for the inconvenience.”