Nonostante numerose ricerche mostrino l’Italia come un paese che, anno dopo anno, diventa sempre più attento e ben disposto nei confronti delle nuove tecnologie e, in particolar modo, del web, una recente relazione dell’Eurostat, l’ufficio statistico comunitario, ha dimostrato e ha messo in evidenza come nel Bel paese circa 4 persone su 10, ad oggi, non abbiano ancora utilizzato internet.
Tale dato, espresso in percentuale, sta quindi a significare che circa il 40% della popolazione italiana avente un età compresa tra i 10 e i 74 anni non è ancora a conoscenza della straordinaria ricchezza di internet (e, ovviamente, anche delle sue insidie) e non ha mai provato, per un motivo o per un altro, ad avventurarsi tra i meandri del web.
L’Italia, in altri termini, è quindi un paese in cui l’analfabetismo digitale regna ancora sovrano, o quasi, il che costituisce una realtà terribile se si considera il fatto che internet, ad oggi, va a configurarsi una risorsa che si rivela praticamente indispensabile.
Le informazioni in questione, inoltre, sottolineano anche come l’Italia, ancora una volta, vada a configurarsi come un paese arretrato rispetto alla media europea (in Europa i paesi in cui l’utilizzo di internet è maggiormente diffuso tra la popolazione sono Germania, Francia e Spagna).
L’Italia, sempre tenendo conto dei dati forniti da Eurostat, risulta però un paese “digitalmente arretrato” anche per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti per l’eGovernment e per il commercio elettronico.
La situazione del Bel paese, comunque, non risulta migliore neanche sul fronte accesso al web delle famiglie, poichè soltanto il 65% delle abitazioni è in possesso di una connessione ad internet contro una media europea pari al 73%, e su quello relativo alla tanto discussa e desiderata banda larga.
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#1argo
Fa specie notare come proprio l'EUROSTAT non conosca il metodo della standardizzazione. Dire che il 40% della popolazione non conosce internet non è lo stesso in una popolazione con una maggioranza di giovani e in una popolazione con una maggioranza di anziani come la nostra, vista la maggiore alfabetizzazione tra i giovani che non tra i più vecchi. Allora le cose sono due: o l'EUROSTAT diffonde i dati a ca22o o chi li ha presi dal comunicato non capisce un cavolo, o peggio li ha usati consapevolmente in maniera distorta.
#2Zero
Sarebbe utile mostrare quella percentuale in funzione dell'età, della dislocazione geografica, dell'istruzione o di mille altri fattori. Presentati in questo modo i dati hanno poco valore.
#3Clamyspharma Antiage
Per fortuna però alcuni altri dati sono confortanti, per esempio è in aumento il numero degli over60 in rete (dei quali il 12% già giudica "irrinunciabile" l'ecommerce). 🙂
Bravi bravi e ancora bravi!