Nel nuovo piano di monitoraggio delle reti sociali dell’FBI contrassegnato dalla data 19 gennaio vengono illustrati quelli che sono i dettagli dell’attività nascosta delle agenzie governative mettendo in risalto come l’innumerevole quantitativo di informazioni che giornalmente milioni di utenti pubblicano sui social network e, nello specifico, su Facebook e Twitter potrebbero risultare particolarmente utili nel prevenire possibili situazioni di crisi.
Questo, in altri termini, sta dunque a significare che nelle intenzioni dell’FBI vi è quella di realizzare un sistema di preallarme contro le possibili minacce facenti riferimento agli Stati Uniti.
Per realizzare tale sistema, così come reso noto dalla rivista New Scientist, l’FBI ha indetto una sorta di bando mediante cui cercare società informatiche capaci monitorare le attività effettuare sui social network ed al quale sarà possibile rispondere entro il 10 febbraio.
Per attuare tale procedura di monitoraggio l’FBI sarebbe quindi disposta a passare in rassegna tutti gli aggiornamenti di stato pubblici così da poter identificare e geolocalizzare eventi ed incidenti.
Gli agenti dell’FBI, in tal modo, saranno dunque in grado di analizzare tutti quelli che sono i vari ed eventuali movimenti degli utenti sospettati e di tenere sotto controllo le vulnerabilità e le limitazioni delle azioni che potrebbero essere compiute.
Sfruttando le risorse di social networking l’FBI sarà quindi in grado di creare dei veri e propri modelli di vita basati su quella che è la rutine quotidiana degli utenti rivelandosi utile, in maniera particolare, per effettuare operazioni di pianificazione.
Le intenzioni dell’FBI, va però sottolineato, nonostante siano tanto “nobili” quanto “condivisibili” per molti potrebbero comunque costituire una forma di vera e propria limitazione della propria privacy.
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#1“ANONIMO”
ecco come la nostra privacy va letteralmente sotto i piedi…
ancora una volta l’FBI vuole monitorare tutto e tutti come se tutti noi fossimo delle bestie… mah dove andremo a finire…
credo che gli anonymous non staranno a guardare e che di sicuro si parlerà ancora di loro…
#2Sanzo
La rete sta diventando il mezzo di schedatura di massa…..volontario!
Una parola storta e ti arrestano!
#3Daneel
Sanzo: Che drammatico!!! Non hai la carta di identità? Non fai la dichiarazione dei redditi? Non hai il libretto di lavoro? Non ti sei iscritto in nessuna scuola? Non hai utenze gas, acqua, corrente, telefono, internet? Senza considerare la mole di materiale pubblico e accessibile da chiunque in cui sei iscritto al comune.
Alle forze dell’ordine del cittadino comune non importa nulla perchè di lui possono sapere tutto sempre, mai visto la polizia controllare i tuoi dati sul computer di bordo della volante?
L’FBI invece vorrebbe creare un modello di controllo dei “fantasmi”, gente che vive ed esercita nell’illegalità che ovviamente non si iscrivere all’albo dei delinquenti e che già merita il carcere, solo che non sono ancora stati beccati e se l’FBI riesce a prenderli durante la pianificazione prima di un furto, un attacco o qualunque altra cosa allora gli accendo un lume in chiesa.
Poi se uno ci tiene tanto alla privacy non capisco proprio perchè pubblichi il proprio materiale privato; è come se un politico si fa i manifesti e poi denuncia tutti quelli che lo riconoscono o come una modella che fa una pubblicità e poi denuncia tutti quelli che la usano come sfondo del pc.
Fosse per me prenderei a tutti le impronte digitali daltronde le mie le hanno prese il giorno in cui ho fatto la visita militare perciò trovo profondamente ingiusto che ci siano persone che non le hanno date.
#4dobermann80
E che palle st’fbi…..
prima la chiusura di tutti i servizi file hosting, mo spiare facebook e twitter….
che p@lle! sti americani
#5Raziel
D’accordo con Sanzo ma devo dire che la colpa è di chi si inserisce volontariamente su un social network.
Non vuoi farti spiare? Non mettere in Rete tue informazioni personali. Semplice!
@dobermann80: Dovresti informarti meglio. L’FBI ha chiuso MU e gli altri si sono autocensurati. Sono 2 cose diverse.
#6RAAT
“Spierà”? Perchè, fino ad ora che succedeva!?
Diciamo piuttosto che adesso il clima politico permette di dirlo apertamente, e quindi di rimuovere quelle ultime, minimali cautele ancora usate.