Da alcune ore a questa parte si era iniziato a discutere in maniera abbastanza seria circa la sorte dei dati degli utenti archiviati su Megaupload e della loro rimozione definitiva destinata ad essere eseguita entro pochi giorni.
Da pochissimo, però, ha iniziato a circolare un’ulteriore info in merito, annunciata direttamente da Ira Rothken, l’avvocato di Kim Dotcom, sfruttando Twitter come mezzo di comunicazione: i servizi di hosting Carpathia e Cogent Communications, ovvero quelli a cui ha fatto capo Megaupload per l’archiviazione e la gestione dei dati dell’utenza, attenderanno altre due settimane prima di procedere con l’eliminazione definitiva ed irreversibile di tutto quanto presente sui server di Dotcom e dei suoi soci.
Questo sta inoltre a significare che la difesa avrà, a partire da questo momento, due settimane di tempo per raggiungere un accordo con le autorità federali in Virginia.
Al momento, comunque, Carpathia, mediante un apposito comunicato, ha provveduto a comunicare agli utenti della piattaforma di file hosting l’impossibilità di poter riottenere i vari dati personali archiviati facendo capo al servizio in questione o, quantomeno, tale operazione non risulta fattibile per mano della società.
A questo punto, quindi, Rothken tenterà senz’altro di copiare quelle che sono le prove miranti a mettere in rilievo la legalità di Megaupload cercando quindi di dimostrare che gran parte dei documenti custoditi (si tratta, secondo le indiscrezioni, di circa 50 milioni di file) non hanno nulla a che vedere con la violazione della legge e, ancor più nello specifico, del copyright, contrariamente a quanto sostenuto dall’accusa secondo cui il noto servizio di file hosting avrebbe causato perdite per oltre 500 milioni di dollari all’industria dei contenuti.