La stretta sui cyberlocker cominciata con la chiusura di MegaUpload e MegaVideo colpisce anche un servizio che fino ad ora era sembrato stranamente immune a tutto il caos scatenato dall’operazione dell’FBI: RapidShare. I responsabili del popolarissimo servizio di hosting hanno infatti deciso di chiudere i rubinetti per i pirati e limitare la velocità di download per gli utenti free, ossia per tutti coloro che non hanno sottoscritto un abbonamento a pagamento al sito.
“RapidShare ha subito un forte aumento del traffico da parte degli utenti free e, purtroppo, anche un forte aumento di abusi nell’usi del servizio“, hanno dichiarato i responsabili del sito al sito TorrentFreak. “Da allora [da quando MegaUpload è stato chiuso], molti trasgressori del copyright hanno scelto RapidShare come nuovo hoster di fiducia per le loro attività illegali. Così abbiamo deciso di fare un passo doloroso ma efficace: ridurre la velocità di download per gli utenti free. Siamo certi che questa misura renderà RapidShare molto impopolare tra i pirati e quindi taglierà il traffico abusivo via“.
Dopo l’annuncio – a cui sono seguiti i fatti -, molti utenti hanno segnalato la completa indisponibilità del servizio che per determinati file restituiva l’errore 404. Tuttavia, pare si sia trattato di un problema di natura tecnica e non di una nuova mossa antipirateria da parte dei responsabili di RapidShare. Siamo ancora in attesa di ulteriori dettagli ma la situazione sembra essersi normalizzata.
Quanto alla velocità di download dei file da RapidShare, abbiamo fatto un paio di test ed, effettivamente, scaricando come utenti free, il download manager del nostro browser non è mai schizzato oltre la barriera dei 50 kB/s con un andamento generale al di sotto dei 40 kB/s. Praticamente inutilizzabile, anche se pare ci saranno delle eccezioni (ossia dei download con velocità sbloccata anche in modalità free) per gli uploader che dimostreranno la propria identità e la legittimità dei contenuti caricati.
[Via | Neowin]
#1andrea90rm
ecco perchè..pensavo fosse un momento di congestione della rete..invece -.-
#2gladiator
Ma bastaaaaaaaa co ste restrizioni…ste storie del copyright e menate varie! Porca miseria!! E allora perche su TUTTE le maggiori riviste di informatica ormai ti propinano DI TUTTO: persino come e DOVE scaricare TUTTO (e con tutto dico TUTTO?)……solita ipocrisia del commercio…e del maledetto “dio denaro” e della porca logica del profitto. -.-‘ poveri noi….
#3TheQ.
beh dai, hanno fatto milioni con la pirateria che ha incentivato account premium ed ora che hanno visto a cosa porta riducono la velocità tornando nell’ambito della legalità… e tenendosi i milioni guadagnati.
#4Arcano
Altri siti hanno completamente bloccato il download di utenti diversi da chi ha effettuato l’upload.
La mossa di Rapidshare è di doppia valenza.
In parte scongiurare di non finire come megaupload, dall’altra, vista la concorrenza eliminata, incentivare l’acquisizione degli account premium per scaricare più velocemente.
Scaricare cosa? Contenuti pirata ovviamente sennò che motivo c’è di fare un account premium per scaricarti i tuoi file di cui hai già copia sul PC?
#5M4ik
Ma come possono pensare che le persone PAGHINO UN ABBONAMENTO? Quando il web hosting ha un piede nella fossa? Tutti scenziati!
#6sandroid
Dovrebbero chiamarsi IpocritShare, si stanno facendo i milioni con la chiusura di Megaupload, e se non fosse per i pirati nessuno se li filerebbe di striscio. Non capisco come mai per il proprietario di Megaupload si e per quello di RapidShare no.