Il processo a Kim Schmitz (aka Kim Dotcom) registra un altro colpo di scena. L’alto Tribunale della Nuova Zelanda, ha dichiarato nulla la confisca dei beni subita dal fondatore di MegaUpload spiegando che il raid della polizia ai suoi danni è stato effettuato in maniera “prematura” e viziato da un errore di procedura che avrebbe impossibilitato Schmitz a difendersi in maniera adeguata.
Il raid a cui si riferisce la corte neozelandese è quello avvenuto lo scorso gennaio, in contemporanea con la chiusura di MegaUpload e MegaVideo, nel quale Dotcom e dei suoi collaboratori sono stati arrestati vedendo sequestrati beni per oltre 200 milioni di dollari. Fra questi, conti in banca e numerose auto di lusso.
A questo punto, Kim Schmitz potrebbe rientrare in possesso dei suoi beni. Anche se fonti interne alla polizia neozelandese hanno fatto sapere che l’errore procedurale segnalato dall’Alto Tribunale, quello che avrebbe pregiudicato un’adeguata difesa al fondatore di MegaUpload, in realtà è stato già rettificato.
Doctom attualmente si trova fuori dal carcere, dopo essere stato rilasciato su cauzione dalle autorità neozelandesi. Il processo che deciderà per la sua estradizione dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti inizierà il prossimo agosto, e ne sentiremo sicuramente delle belle fino ad allora.
Quanto a MegaUpload e MegaVideo, nonostante tutto appare improbabile (se non impossibile) un ripristino dei due amatissimi servizi. Anche se qualcuno avanza l’ipotesi che i titolari di account “legali” (ossia coloro che condividevano solo materiale di cui erano legittimi proprietari) potrebbero rientrare in possesso, in qualche modo, dei propri file. Al momento però, ripetiamo, si tratta di ipotesi. Pure ipotesi.
[Via | Neowin] [Photo Credits | Wikipedia]