Geekissimo

Android: le app gratuite riducono all’osso la batteria

 
Martina Oliva
22 Marzo 2012
5 commenti

Batteria Android EProf

Secondo quanto emerso da una recente ricerca della Purdue University eseguita in collaborazione con la Microsoft circa il 75% della carica di un device mobile e, in questo caso specifico, dei dispositivi Android, viene consumata dall’advertising delle app gratuite mentre il mero impiego delle applicazioni, diversamente da quello che potrebbe essere il pensiero comune, comporta un consumo pari al 25% e che, se confrontato con gli altri risultati, appare praticamente minimo.

La ricerca, avente come obiettivo, appunto, quello di verificare quanto la pubblicità possa andare ad incidere sui consumi della batteria dei device Android, è stata eseguita sfruttando un apposito strumento denominato EProf (attualmente in fase di sviluppo anche per piattaforma Windows Phone) in grado di misurare le varie istanze attive sul dispositivo e di tenere traccia dei singoli consumi.

Ciò che ne è emerso dall’analisi è stato, sostanzialmente, che tutte le applicazioni gratuite contenenti pubblicità fanno pesare il loro mancato pagamento sulla batteria del device in uso… come? Semplice: utilizzando la connessione ad internet per effettuare il download di banner e spot e per l’invio dei dati.


Si tratta di una situazione che si verifica anche sfruttando app abbastanza diffuse e conosciute come nel caso di Angry Birds, di Freechess, di Facebook e di quella del New York Times.

Andando ancor più nel dettaglio, di quel 75% stimato buona parte risulta costituito dal GPS che viene attivato automaticamente da varie app in modo tale da permettere la visualizzazione di pubblicità geolocalizzata andando però, al contempo, a consumare in maniera inesorabile la carica della batteria.

Il problema, però, non è Android ma deriva prevalentemente dalla scarsa qualità del codice con cui sono state programmate le app e dalla disattenzione degli sviluppatori.

Risultati ottenuti a parte, la ricerca, comunque, non ha avuto come obiettivo quello di esprimere giudizi facenti riferimento ad app e piattaforma ma è stata invece effettuata al fine di poter sviluppare uno strumento grazie al quale sarà possibile, si spera in un futuro non troppo prossimo, ottimizzare i consumi.

Photo Credits | Flickr

Potrebbe interessarti anche
Articoli Correlati
Gmail, pubblicità in arrivo nell’app per Android

Gmail, pubblicità in arrivo nell’app per Android

Giorni fa Google ha provveduto ad aggiornare alcune tra le sue principali e più importanti applicazioni per device Android. Tra queste anche Gmail è stata soggetta ad un aggiornamento passando, […]

Google e Yahoo!, accordo firmato per la pubblicità contestuale

Google e Yahoo!, accordo firmato per la pubblicità contestuale

Pur essendo e restando avversarie in fatto di query, Google e Yahoo!, nel corso delle ultime ore, hanno firmato un accordo che sancisce l’instaurarsi di un’interessante collaborazione in tema di […]

Microsoft si scaglia contro Google, Gmail non rispetta la privacy

Microsoft si scaglia contro Google, Gmail non rispetta la privacy

Così come già accaduto in passato Microsoft è tornata ad attaccare Google ma, questa volta, a finire nell’occhio del ciclone è Gmail, il servizio di posta elettronica reso disponibile da […]

Microsoft e la delusione di aQuantive: 6,3 miliardi di dollari spesi male

Microsoft e la delusione di aQuantive: 6,3 miliardi di dollari spesi male

Dopo l’acquisto di Skype per una cifra pari a ben 8,5 miliardi di dollari l’acquisizione fatta da Microsoft qualche anno addietro era passata alla storia come quella più costosa decisa […]

Yahoo, Microsoft e AOL: una nuova alleanza per contrastare Google nel mercato pubblicitario

Yahoo, Microsoft e AOL: una nuova alleanza per contrastare Google nel mercato pubblicitario

Circa un paio di mesi fa, nel cuore di Manhattan, ha avuto luogo un incontro che sin da subito non è passato inosservato agli occhi dei media e durante il […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1Geekone

    basta avere un firewall che blocca l’uso di internet a determinate apps e passa la paura della fastidiosissima pubblicità 😉

    22 Mar 2012, 2:02 pm Rispondi|Quota
  • #2Bloody Tears

    Ad Network Detector https://play.google.com/store/apps/details?id=com.lookout.addetector&hl=it fa già una scansione delle APP indicando poi quali usino ads invadenti.

    23 Mar 2012, 8:48 am Rispondi|Quota
  • #3fra

    è chiaramente un tentativo per risollevare le vendite di app da parte di google, adesso secondo voi quanta gente correrà ad acquistare quella app su cui era dubbiosa se usarla gratuita o a pagamento? basta leggere notizie come questa per abbattere l’ultimo dubbio, far vendere qualche app in più nel play store e riportare un pò di programmatori su android… io mi tengo i banner.

    23 Mar 2012, 1:24 pm Rispondi|Quota
  • #4Stallmann

    ma le applicazioni di cui parlate non sono gratuite, sono adware.

    24 Mar 2012, 3:30 pm Rispondi|Quota
  • #5Stefano

    @Stallmann
    Per android sono gratuite, anche Angry Birds

    24 Mar 2012, 8:45 pm Rispondi|Quota