Il Presidente dell’Autorità garante delle comunicazioni, Corrado Calabrò, ieri è stato ascoltato dalle commissioni cultura e lavori pubblici del Senato per chiarire la posizione dell’Agcom sul tema del contrasto alla pirateria sul Web.
Dopo le feroci polemiche scaturite dal tentativo di bavaglio alla Rete dello scorso luglio, quando il garante fu costretto a rimandare la sua delibera che imponeva ai provider l’oscuramento a mezzo DNS dei siti ritenuti colpevoli di pirateria, l’Agcom è stata chiamata nuovamente in causa per produrre una normativa molto dura nei confronti dei pirati internettiani, ma questa volta Calabrò ha deciso di passare la palla al Governo.
Nel suo intervento in aula, il Presidente di Agcom ha espresso l’auspicio che il parlamento ripensi le norme sul diritto d’autore aggiungendo che, vista la dimensione planetaria del fenomeno, sarebbe opportuno il trattamento di queste tematiche da parte dell’Unione Europea o addirittura dell’ONU.
In realtà, come molti di voi ben sapranno, è già prevista una discussione sul diritto d’autore presso la UE. Il prossimo giugno, il Parlamento Europeo sarà infatti chiamato a discutere la controversa normativa internazionale contro la contraffazione conosciuta come ACTA che con il suo approccio tendente all’equiparazione di pirateria e contraffazione promette pesanti danni alla libertà di espressione in Rete.
Non ci resta quindi che attendere le prossime mosse di Governo nazionale e Parlamento Europeo e forse avremo le idee un po’ più chiare su quello che ci aspetta. Di certo non mancano le spinte verso una normativa oltremodo severa e per nulla adeguata a quella che è la struttura di Internet, ma c’è sempre tempo per un rinsavimento generale.
Ovviamente non ci riferiamo a nulla di spontaneo da parte dei politici (se non qualche rarissima eccezione). Bisogna sperare nel loro timore di perdere consensi presso un popolo che in materia di Internet ne capisce sicuramente di più.
[Via | Rai Parlamento | Wired] [Photo Credits | pellesten]
#1Raziel
Calabrò se è vero che si auspica il trattamento di questo tema in UE o è un grande ignorante oppure si traveste da tale.
Come giustamente avete scritto nell’articolo, l’ACTA è stata e lo sarà di nuovo, trattata dall’UE.
Mah…
#2Dj Top Track.tk
bha quante cavolate, vogliono fa proprio di tutto per mandare in rovina il web, peccato che non sanno che sarà impossibile, però devo ammettere che negli ultimi tempi, molti si stanno facendo la “cacca” addosso, forse con un altro pò di tempo ci ritroveremo veramente all’epoca della pietra.
Bravi per l’articolo, siete utilissimi/grandissimi :).