Il cybercrimine è una realtà che, purtroppo, risulta oramai ben affermata da diverso tempo a questa parte e verso la quale, specie durante l’ultimo periodo, si sta dedicando sempre maggiore attenzione, così come testimonia anche la recente intervista a Shawn Henry, uno dei massimi esponenti dell’FBI.
A tal proposito, nel corso delle ultime ore, la Commissione Europea ha proposto l’istituzione di un apposito polo impegnato nella lotta alla cybercriminalità, un centro, denominato European Cybercrime Centre (EC3), che verrà inaugurato il primo gennaio del 2013 e sarà collocato presso la sede dell’Europol dell’Aia, avente l’obiettivo di proteggere tanto i cittadini quanto le aziende dalla criminalità informatica, così come sancito anche mediante l’apposito comunicato diramato.
Il centro, nel dettaglio, andrà a concentrarsi sulle attività illegali online svolte da gruppi della criminalità organizzata, in particolar modo quelle che generano ingenti proventi illeciti come nel caso delle frodi mediante l’abuso di carte di credito e coordinate bancarie.
Il nuovo centro per combattere la cybercriminalità, però, presterà particolare attenzione anche ad attacchi informatici, infiltrazioni criminali sui social network, furti di identità e sicurezza dei minori.
Il centro, inoltre, offrirà il suo supporto agli Stati Membri e non, alle organizzazioni internazionali, ai service provider, alle società specializzate in sicurezza e a quelle di stampo finanziario, agli esperti accademici, alle organizzazioni civili, al National Computer Emergency Response Teams (CERTs) e, infine, anche ai CERT-EU.
Dal punto di vista organizzativo, invece, l’EC3 costituisce una proposta che attende l’approvazione del comitato di bilancio dell’Europol e per il primo anno è prevista una spesa totale che, secondo i calcoli, dovrebbe andarsi ad aggirare intorno ai 3,6 milioni di euro.
#1Mauro
Proteggere i cittadini? Vogliono dunque creare un mondo iper-controllato dove non puoi muovere un dito senza essere osservato. Non disdegno la tecnologia, ma questa ossessione di controlli, sicurezze e via dicendo sta diventando snervante.
La gente non sa più guidarsi con i propri piedi e poi si lamentano che c’è bsogno di maggiore sicurezza? Ma che imparino a vivere!! Se dovesse succedere una catastrofe mondiale scoppierebbe il panico più assoluto, sono troppo dipendenti da banche, carte di crediti, borsa, elettrodomestici.
#2aldebaran
Finalmente si profila l’arresto di tutti i giornalisti dei giornali on line, cho sono decenni che rimettono solo mensogne?