Nel corso delle ultime ore è stato reso noto il report dell’inchiesta effettuata dalla Fair Labour Association in merito alle condizioni di lavoro dei dipendenti Foxconn, una tra le più note aziende appaltatrici di Apple, e la situazione che ne è emersa appare tutt’altro che rosea e promettente.
Le ispezioni che avevano preso il via, dopo le accuse del NYT a Tim Cook e previa richiesta della stessa Apple, verso la metà del mese di febbraio dell’anno corrente hanno infatti messo in evidenzia la violazione di oltre 50 norme FLA unitamente al non rispetto delle leggi che regolano il diritto di lavoro in Cina.
Gli ispettori di FLA hanno infatti intervistato ben 35 mila dipendenti, hanno effettuato sondaggi di opinione e ne hanno controllato la busta paga ed i programmi di produzione trascorrendo oltre tremila ore nelle fabbriche cinesi appaltatrici di Cupertino e mettendo quindi in risalto diversi punti sui quali è necessario apportare degli immediati miglioramenti.
In primis appare opportuno porre l’accento sui diversi casi di orari di lavoro ben al di sopra del tetto massimo imposto dalle leggi cinesi unitamente, in tali circostanze, alla mancanza, nella maggior parte dei casi, di una giusta remunerazione economica.
Tenendo conto di tutto ciò Foxconn ha quindi promesso che provvederà ad osservare sia le leggi del lavoro in Cina sia le norme di FLA e, nello specifico, riducendo gli orari di lavoro entro luglio 2013, mantenendo invariato lo stipendio dei dipendenti, assumendo migliaia di nuovi lavoratori per non danneggiare la produzione, pagando i salari arretrati ed adattando gli stipendi a quello che è il costo della vita in Cina, senza contare poi il miglioramento a cui saranno soggette le condizioni di sicurezza, la qualità degli alloggi ed anche quella della mensa.
Il rapporto dell’FLA, comunque, è stato reso noto proprio mentre Tim Cook è in viaggio in Cina e non è sicuramente un caso che l’attuale CEO della celebre azienda della mela morsicata abbia fatto visita alla sede Foxconn.
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#1Silver D
Perchè, in Cina esistono delle leggi sul diritto di lavoro? E la Foxconn se la cava con una promessa da marinaio (oltretutto con termine fissato per luglio 2013?) e nient’altro? Non so voi, ma da quando c’è Tim Cook all’Apple, non ho fatto che averlo sulle balle quell’uomo, ricordiamoci poi che è grazie a lui che Apple si rifà proprio a quella fabbrica!
#2Marco
Ma se settimane fa avevate scritto che dalle ispezioni non era risultato nulla di anomalo… Mi sembrava strano!