Per Neil Young, la celebre rockstar canadese, il mondo della musica ha bisogno di essere rivoluzionato e per farlo cercherà di offrire a tutti gli appassionati alle sette note ed alla tecnologia un nuovo formato digitale di qualità superiore rispetto a tutto quanto reso disponibile sino a questo momento dai formati di compressione maggiormente diffusi, specie quelli impiegati dagli store online.
Alla base dell’ambizioso progetto sembrerebbe poi esserci Pono, ovvero un sistema per la creazione di file musicali recentemente annunciato basato su un insieme di librerie e su un legame al mondo in the cloud mediante cui ottimizzare la qualità dell’audio senza però andare ad incidere sulla spinosa questione del peso complessivo di ogni file.
Il nuovo formato digitale permetterebbe quindi di migliorare, seppur soltanto sensibilmente, la qualità dell’audio dei brani musicali senza però perdere di vista tutta una serie di parametri fondamentali e, in maniera particolare, la dimensione complessiva che andrà ad assumere ciascun file.
A dare la notizia è stata la rivista Rolling Stones dopo aver appreso di una serie di marchi ( Ivanhoe, 21st Century Record Player, Earth Storage, Storage Shed, Thanks for Listening e Sound Quality Studio) annessi ad un documento depositato dalla Vapor Records, la casa discografica creata da Young, presso l’ufficio brevetti statunitense (UPSTO) e che, a quanto pare farebbero tutti riferimento all’ambizioso progetto in questione.
Sembrerebbe inoltre che Young, tempo addietro, abbia avuto modo di discutere con Steve Jobs circa la possibilità di realizzare un nuovo formato per i brani digitali per cui non è certo da escludere che nel progetto possa essere coinvolta anche la stessa Apple.
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