
Nel corso delle ultime ore Nokia ha annunciato ufficialmente di aver venduto Vertu, la divisione della finlandese adibita alla realizzazione di cellulari di lusso, presentando, al contempo, quella che andrà a configurarsi come la sua futura strategia nella quale risulta compreso un taglio di ben 10 mila posti di lavoro.
Nel dettaglio, per quanto concerne Vertu, Nokia ha venduto la divisione dei telefoni cellulari di extra lusso alla EQT VI per una cifra che, stando a quanto reso noto, dovrebbe essere pari a circa 200 milioni di euro mantenendo, al tempo stesso, una quota azionaria di minoranza del 10%.
Per quanto riguarda invece l’annuncio relativo alla futura strategia Nokia ha fatto sapere di essere intenzionata a continuare ad investire sugli smartphone appartenenti alla gamma Lumia facendo sottintendere il fatto che verranno resi disponibili nuovi modelli a basso costo a partire, probabilmente, dal rilascio del prossimo e tanto atteso Windows Phone 8.
Nokia ha poi dichiarato di essere intenzionata a fare investimenti su servizi basati sulla localizzazione ponendosi, in tal modo, in diretta competizione con Apple e con Google.
Proseguiranno poi gli investimenti sui feature phone appartenenti alla serie S40 e S30 e dedicati, prevalentemente, ai paesi emergenti.
Tuttavia, per poter poter raggiungere quelli che sono gli obiettivi finanziari desiderati, Nokia, così come reso noto dagli stessi esponenti del gruppo, prevede poi di rimuovere alcuni rami secchi alludendo forse a Symbian e di abbandonare tutte quelle che si presentando come attività non prioritarie tra cui risultano comprese il taglio di alcuni investimenti ed anche quello dei posti di lavoro per un totale di ben 10 mila licenziamenti in tutto il mondo.
Tutti i licenziamenti verranno effettuati entro il 2013 e conseguenzialmente alla chiusura degli stabilimenti in Germania, in Finlandia ed in Canda.
In questo modo il gruppo dovrebbe riuscire a risparmiare circa un miliardo di dollari da riutilizzare poi per l’esecuzione di alcune acquisizioni programmate.
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