La settimana scorsa è trapelata sul Web una presentazione di Microsoft con alcuni dettagli sulla nuova Xbox. Il documento (una presentazione di PowerPoint) ha fatto in pochi istanti il giro del mondo ma Microsoft è passata al contrattacco facendolo rimuovere da tutti i servizi su cui era stato caricato, compreso Dropbox.
Con una pratica alquanto inedita, pare infatti che il servizio della scatoletta blu abbia cominciato a bloccare automaticamente i link pubblici che portano al file incriminato di Xbox 720 presentando un messaggio di errore che recita “This file is no longer available due to a takedown request under the Digital Millenium Copyright Act by Microsoft“. Questo significa che, dietro richiesta dei diretti interessati, anche Dropbox può bloccare i file che infrangono il diritto d’autore.
Ora, escludendo che i responsabili di Dropbox si siano messi a ficcare il naso nelle cartelle degli utenti per cercare la presentazione di Microsoft e assumendo che quello attuato dal celebre servizio di cloud storage sia un semplice filtro preventivo basato sul checksum del file, quello che si è venuto a creare è un precedente significativo.
Perché sì, è vero, nelle condizioni d’uso del servizio c’è scritto che “Dropbox risponde prontamente alle richieste relative alla violazione del copyright” e che viene impedita la condivisione di materiale che “viola i diritti altrui” ma un blocco in massa di un singolo file, come questo, non si era mai visto prima. O quantomeno non era salito alla ribalta delle cronache informatiche.
Ironia della sorte: la presentazione di Xbox 720 può essere condivisa senza alcun problema su SkyDrive, il servizio di cloud storage rivale di Dropbox realizzato da Microsoft.
[Via | The Verge]