Con la sempre maggiore diffusione dei tablet e, nello specifico, di quelli che ad un prezzo abbastanza contenuto offrono la possibilità di poter operare senza problemi ed in tutta comodità anche in movimento gli Eee PC di Asus, la gamma di netbook lanciata proprio qualche anno addietro, sono destinati a sparire completamente dal mercato nel giro di breve tempo.
L’azienda taiwanese, infatti, ha fatto sapere, proprio nel corso degli ultimi giorni, che ben presto provvederà a chiudere le linee di produzione dei suoi portatili appartenenti alla famiglia siglata come Eee PC e che tutti i modelli attualmente in catalogo saranno venduti sino ad esaurimento scorte.
D’ora in avanti, inoltre, Asus, così come reso noto dalla stessa azienda, provvederà ad indirizzare tutti quegli utenti interessanti all’acquisto di un netbook a quello ben più conveniente, almeno per il momento, dei suoi tablet basati su Android.
Al pari di Asus anche l’offerta di MSI e quella di Acer, che sopratutto con la sua gamma Aspire One ha detenuto un’importante fetta di mercato in fatto di netbook, è destinata ad andare incontro al medesimo destino di quello degli Eee PC.
Il calo d’interesse del mercato nei confronti dei netbook, seppur ottimi in fatto di alfabetizzazione informatica, è imputabile a differenti fattori.
Sempre maggiore diffusione dei tablet a parte a contribuire all’insuccesso dei netbook è stata anche la “pigrizia” di Intel per quanto concerne l’innovazione dei processori Atom, quelli impiegati sui netbook, che sin dalla loro immissione sul mercato sono stati soggetti ad un evoluzione decisamente ben più ridotta e distante rispetto a quella dei processori con architettura Core.
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Via | Neowin
#1Lainus
sono quasi contento
#2Krokko
Mi sembra che l’analisi dell’articolista sia sostanzialmente corretta.
Però è un peccato: io uso EeePC fin dal modello da 7 pollici e sono sempre rimasto soddisfattissimo, sono modelli che coniugano in modo esemplare portatilità, praticità ed economicità, riuscendo a fare tutto quello che serve quando si è “in giro”.
Non credo che i tablet siano un’alternativa così diretta come i costruttori vogliono far credere. Se non fosse per il costo, al posto di un netbook prenderei un ultrabook. E questo ragionamento mi porta a pensare: ma non sarà che l’eutanasia dell’EeePC sia stata decisa proprio per favorire il reparto ultrabook che non ha avuto il successo che si auspicava?
#3Enrico Tonetto
Notizia bruttissima: un tablet NON è un netbook. Secondo me, in mobilità, la soluzione ideale era un netbook con schermo a 12″ e memoria da 4 GB con l’ambiente Windows 7 del desktop esattamente replicato (e, ovviamente, Dropbox).
Ora sarà un notebook tradizionale o ultra o, per restare con lo stesso SO, un tablet basato su Windows 8. Ma già Windows 8 lo considero una regressione da smartphone …