Nel corso della serata di ieri il ben noto gruppo di hacker Anonymous ha mandato offline milioni e milioni di siti web aziendali e personali e di blog ospitati dai server di GoDaddy.
Il tango down è durato per diverse ore e soltanto nella mattinata di oggi i siti web colpiti hanno iniziato a ritornare online così come sempre.
Ad essere bloccate sono state, nello specifico, tutte le varie ed eventuali attività riconducibili al provider quali hosting, DNS, caselle di posta elettronica e gli appositi servizi di assistenza.
L’esecuzione dell’operazione sarebbe però imputabile solo e soltanto ad un membro di Anonymous che nelle ore successive all’attacco ha provveduto a rivendicare l’operazione mediante la pubblicazione di tutta una serie di appositi messaggi su Twitter.
Il membro di Anonymous in questione è denominato AnonymousOwn3r.
La ragione dell’esecuzione dell’operazione non è al momento ancora chiara ma è comunque opportuno sottolineare il fatto che già in varie altre occasioni GoDaddy è stato al centro di svariate polemiche conseguenzialmente al supporto alla SOPA consigliando inoltre a Wikipedia di trasferire le proprie attività su un provider differente.
Motivazioni dell’accaduto a parte GoDaddy ha comunque tempestivamente provveduto a comunicare che a seguito del tango down nessun dato personale degli utenti impegnati nell’utilizzo dei servizi in questione sarebbe stato compromesso.
L’attacco portato a segno da Anonymous, quindi, sarebbe stato limitato soltanto alle funzionalità del servizio lasciando fuori quelli che sono i dati dei singoli utilizzatori dell’offerta GoDaddy.
Al momento non sono disponibili ulteriori info ma nel corso delle prossime ore sarà sicuramente possibile saperne di più.
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#1AlexDiste
E’ incredibile come le autorità non riescono a bloccare questi criminali. O sono davvero bravi o ci sono degli incompetenti nelle forze dell’ ordine