Il Samsung Galaxy Nexus, lo smartphone nato, appunto, dalla collaborazione tra Google e la sudcoreana, può continuare ad essere commercializzato senza problemi anche in terra a stelle e strisce dove aveva rischiato il blocco delle vendite per mano di Apple.
Tempo fa, infatti, Apple aveva domandato il blocco delle vendite del Galaxy Nexus sulla base del brevetto siglato come 8.086.604, quello facente riferimento alla ricerca universale unificata, lamentando possibili vendite mancate.
La corte locale della California aveva quindi concesso su richiesta di Apple l’ingiunzione preliminare del device nato dalla collaborazione tra Google e Samsung.
Nel corso delle ultime ore, però, la corte federale d’appello USA ha ribaltato la sentenza preliminare.
La corte federale, infatti, non solo ha dato ragione a Samsung del fatto che le vendite poco significative del modello di smartphone difficilmente avrebbero effettivamente danneggiato Cupertino ma ha anche dichiarato che Apple non ha dimostrato in alcun modo di poter subire eventuali danni commerciali relativamente alle vendite del Galaxy Nexus.
Apple, infatti, avrebbe dovuto dimostrare di aver subito danni commerciali ed anche che questi fossero derivati dalla presenza del brevetto 8.086.604 del device Samsung.
La sudcoreana, comunque, ha infranto la proprietà intellettuale di Apple (non è un caso che subito dopo la sentenza sia stata rilascia una patch correttiva) ma la cosa non ha garantito al gruppo un incremento del numero di vendite dello smartphone per cui non c’è alcuna ragione in base alla quale il prodotto debba essere ritirato dagli scaffali.
Da notare che che il provvedimento iniziale riguardava anche il tablet Galaxy Tab 10.1 ma il tablet è già riammesso alla vendita nelle scorse settimane sempre per mano della corte locale della Califronia.