Rispetto a quelli degli altri paesi gli editori italiani si sono definiti, e continuanno tutt’ora a farlo, come uniti per la tutela dei diritti d’autore ed il documento emanato, proprio nel corso delle ultime ore, dalla FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) dovrebbe esserne la prova più evidente.
Con tale documento, infatti, gli editori si schierano anche in Italia contro Google e contro le sue news.
Seguendo quindi le orme dei colleghi francesi anche gli editori italiani hanno preso posizione a favore di un paywall per l’accesso a Google News alle anteprime di quelli che sono i loro contenuti.
Agendo in tal modo, quindi, le testate giornalistiche andrebbero a fornire news a Google soltanto previo pagamento nel tentativo di frenare il crollo del mercato editoriale nazionale impedendo agli aggregatori di sfruttare contenuti senza però cedere nulla in cambio.
Le prospettive, quindi, potrebbero essere due: il raggiungimento di un accordo tra Google e gli editori italiani oppure l’estromissione da Google News degli articoli delle testate giornalistiche.
Considerando però la risposta data da Google agli editori transalpini al palesarsi di una situazione analoga in Francia non è da dare per scontato il fatto che big G decida di discutere a tavolino per il raggiungimento di un eventuale accordo.
Vi è comunque da considerare il fatto che secondo le più recenti indiscrezioni molti siti web di quotidiani on-line italiani procederanno ad introdurre il loro paywall richiedendo quindi un pagamento per l’accesso ai contenuti abbandonando l’attuale modello basato su introiti generati prevalentemente dall’advertising.
Frattanto, comunque, una situazione analoga pare si stia profilando anche in Germania.
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#1Gabriele
I soliti ladri che non sapendo più come rubare cercando di fare ricatti inutili ad un’azienda sana come google, non ci bastano nemmeno i rimborsi statali . . . . .
#2bramby
@Gabriele: Google azienda sana LOL
Amico, tu scrivi un articolo, Google ci guadagna indicizzandolo, per favore cosa hanno di ladro?
#3Syb
I perdenti saranno essenzialmente i giornali.
Peccato per loro.
Personalmente è da tempo che non frenquento ne la televisione, ne la stampa “ufficiale”.
#4bramby
@Syb: Ah tu sei uno di quegli alternativi che “la tv? Bleah che schifo” e se ne vantano.. un pò come i vegetariani quando dicono “la carne? ASSASSINO!”
#5Aeco
Questi editori,proprio ridicoli
#6Matteo Mit.
tutt’ora –> tuttora (tutt’ora è raro ed in disuso. Per alcuni dizionari, si tratta di errore ortografico puro)
#7phoenix
per la qualità delle testate possono tenersele!