Essendo Google un delle aziende operanti, insieme a tante altre, in Italia è tenuta a rispettarne le leggi comprese quelle relative al Fisco che, appunto, proprio nel corso delle ultime ore ha richiesto il versamento nelle proprie casse della modica cifra di ben 96 milioni di euro.
In base a tutta una serie di appositi controlli condotti, recentemente, dalla Guardia di Finanza per il “riscontro del corretto adempimento degli obblighi fiscali in Italia” sarebbero stati evidenziati redditi non dichiarati al Fisco italiano per un totale di circa 240 milioni di euro e per quanto concerne l’Iva le Fiamme Gialle avrebbero rilevato il mancato versamento, da parte di Google Italia, di un importo pari a ben 96 milioni di euro.
Non è comunque una novità quella che che aziende come big G, sfruttando il fatto che svolgono la loro attività online, si trovano una sede legale in paesi dove la pressione fiscale è molto più vantaggiosa continuando però a svolgere il proprio operato ovunque.
Google, nello specifico, ha fissato il suo quartiere generale in Irlanda, un paese in cui la tassazione è molto più favorevole.
D’ora in avanti, però, per poter continuare a svolgere la sua attività anche nel bel paese Google dovrà tener conto anche delle tasse italiane.
Google, comunque, ha respinto ogni accusa affermando di aver sempre pagato il giusto e dichiarandosi, in ogni caso, disposta a collaborare con il Governo italiano per porre rimedio il prima possibile alla situazione.
Da notare che già nel 2008 Google ha avuto problemi con il Fisco italiano e che la medesima accusa nei confronti sia di big G sia di altri colossi dell’IT, come ad esempio Facebook, Apple ed Amazon, è stata sollevata anche in altri paesi europei, come ad esempio Francia ed Inghilterra.
#1p4co
Questo articolo è stato scritto decisamente con i piedi, mamma mia!