Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato dell’attacco hacker che ha colpito il sito del Tribunale di Milano (si, un portale italiano). Si pensava fosse stato il gruppo pirata Anonymous, ma invece questi ultimi hanno smentito la loro partecipazione. Ogni violazione web ormai viene collegata a questi hacker, ma spesso non non sono assolutamente coinvolti.
Nuovo giorno, nuovo attacco pirata. Questa volta l’obiettivo non è il nostro paese, bensì un portale israeliano molto importante. Gli utenti fanno molto affidamento su “Walla” che consente di trovare informazioni e riceverle anche tramite email. I visitatori, dunque, sono incentivati a fornire i propri dati sensibili per effettuare una breve registrazioni, ma tali informazioni sono state recentemente rubate.
Si parla di una fuga di ben 538 mila credenziali, email e password. Prima cosa da fare, dunque, è cambiare velocemente la propria parola chiave d’accesso, ma ci troviamo dinanzi sempre allo stesso problema. Molti utenti usano sempre la stessa password, quindi i pirati potranno sfruttare i loro dati per entrare in molti altri portali oltre che su Walla, questo significa che la modifica della chiave deve essere generale.
Secondo il sito web, l’attacco era vincolato all’iniziativa #OpIsrael che fu avviata da Anonymous nel mese di novembre. Il gruppo pirata è davvero coinvolto in questo attacco? Le probabilità sono scarse, infatti l’hacker che ha derubato Walla si fa chiamare AnonSabre, un nickname che non sembra essere collegato a nessun canale del famoso gruppo.
La firma non è la prima cosa che dovrebbe interessare gli utenti, Walla è stato bucato e gli utenti devono pensare alla propria privacy cambiando velocemente le password.
[ Via | The Next Web ]
[ Photo Credits | spinfly ]
#1piraflappy
stavolta invece sono stati gli anons, l’hanno rivendicato
#2claude
Mi stanno sempre più simpatici sti Anon. W la Palestina libera!