Su computer è disponibile praticamente da sempre e su smartphone e su TV ha iniziato a muovere i suoi primi passi in tempi recenti ma su tablet, invece, Ubuntu è sbarcato soltanto da poche ore a questa parte.
Canonical, infatti, ha presentato il sistema operativo in una versione dedicata proprio alle “tavolette”.
Con la presentazione, accompagnata da un apposito video visionabile dopo il salto e mediante cui vengono illustrate tutte le principali caratteristiche e funzioni del nuovo prodotto, Canonical ha fatto sapere che la preview dell’OS sarà disponibile su Nexus 7 e Nexus 10 a partire da domani, giovedì 21 febbraio.
Nell’attesa grazie alla presentazione è stato comunque possibile apprendere che la nuova interfaccia tablet per Ubuntu è in grado di girare senza alcun tipo di problema su device con hardware entry level ma che per potersene servire al meglio è consigliabile avere una configurazione che preveda almeno una CPU dual-core Cortex A15 con 2 GB di RAM a corredo, 8 GB di memoria dedicata all’archiviazione dei dati, e uno schermo che va dai 7 ai 10 pollici e che supporti il multi-touch a 4 dita.
Per la configurazione di fascia alta viene invece suggerito un ARM quad-core o un Intel x86, 4 GB di RAM, 8 GB di memoria e un display fino a 12 pollici con multi-touch fino a 10 dita.
La nuova interfaccia tablet per Ubuntu, inoltre, non richiede alcun pulsante fisico per poter essere utilizzata poiché fa ampio uso di tutta una serie di gesture, in particolare ai lati e agli angoli del display.
La nuova interfaccia porta inoltre con sé il multitasking side stage, la possibilità di affiancare lateralmente le applicazioni per tablet a quelle per smartphone con un semplice e rapido gesto.
Non manca poi un’interessante funzione di controllo vocale che, a detta di Canonical, dovrebbe rendere ben più semplice ed immediato lo svolgimento di operazioni complesse su device touch.
Per quanto riguarda le applicazioni, Ubuntu per tablet supporta le app multi-piattaforma nate su HTML5 ma non mancheranno le app native che saranno distribuite mediante l’Ubuntu Sofware Center.
A disposizione degli utenti ci sarà anche il servizio cloud Ubuntu One ed un sistema ad hoc mediante cui condividere una qualsiasi applicazione con i propri amici, con i parenti e con i contatti.
Photo Credits | YouTube