Delle intenzioni di Google di lanciare un proprio servizio di streaming musicale mediante cui dare del filo da torcere a realtà quali Spotify, Pandora, Rdio e, sopratutto, alla presunta radio online di Apple se ne parla già da diversi giorni a questa parte ma soltanto nel corso delle ultime ore è stato possibile a prendere quelle che dovrebbero essere le effettive intenzioni di big G in tal senso.
Stando a quanto emerso dovrebbe infatti essere YouTube a sancire il lancio di Google nel settore dello streaming dei brani musicali.
Il celebre servizio dedicato alla condivisione ed alla visualizzazione dei filmati, infatti, sarà soggetto ad una parziale metamorfosi che lo trasformerà da portale adibito al video sharing a piattaforma per l’ascolto dei brani musicali senza alcun obbligo di acquisto.
La notizia è stata riportata da CNN Money citando una fonte ovviamente anonima ma, così come di consueto, molto ben informata sui fatti e ritenuta affidabile poiché a conoscenza delle future mosse del colosso delle ricerche in rete.
Le formule disponibili per l’ascolto in streaming dovrebbero andare a ricalcare, grosso modo, quanto già visto per il momento per la concorrenza.
Dovrebbe infatti essere resa disponibile un’offerta gratuita, finanziata dalla visualizzazione dei banner pubblicitari e dall’ascolto di spot, ed una a pagamento, per cui sottoscrivendo un abbonamento si ha la possibilità di sbloccare e sfruttare features extra.
Sottoscrivendo un abbonamento non dovrebbero mancare funzioni quali quella mediante cui gestire playlist personalizzate, quella grazie alla quale creare stazioni radio basate sui propri gusti musicali e la condivisione mediante risorse di social networking.
Per il momento, comunque, non sono ancora state fornire informazioni in merito alle tempistiche per l’esordio del servizio ma stando a quanto reso noto un team interno a Google sarebbe già in trattative con le major del mondo della musica.
Una buona nuova, in tal senso, è sicuramente la risposta di un portavoce di Google interpellato sulla questione che pur non dando alcuna conferma lascia comunque intravedere un possibile futuro per un servizio di streaming musicale firmato big G.
Nonostante di solito non rilasciamo commenti su rumor o indiscrezioni, confermiamo che alcuni fornitori di contenuti pensano di poter trarre benefici dalla sottoscrizione a pagamento degli utenti a un servizio di streaming, da affiancare ai proventi delle inserzioni pubblicitarie, dunque stiamo guardando in quella direzione.