Il non rispetto delle regole comporta il doversi ritrovare faccia a faccia con le relative conseguenze ed AppGratis, ovvero l’app che proprio nel corso delle ultime ore è stata rimossa da App Store, sicuramente ha avuto modo di impararlo a proprie spese.
AppGratis è, per chi non lo sapesse, un’applicazione di origine francese particolarmente amata dall’utenza dell’intero globo terrestre che agisce indicizzando le migliori app gratuite o in offerta che risultano disponibili su App Store.
Si tratta di una strategia che ha funzionato decisamente bene sia sul fronte degli sviluppatori, considerando che applicazioni in sconto promosse da AppGratis sono arrivate a toccare anche quota 500 mila download, sia su quello di App Gratis stessa, tenendo conto del fatto che l’azienda è riuscita a raccogliere ben 13,5 milioni di dollari di finanziamento.
Tale strategia, è però opportuno sottolinearlo, non ha assolutamente nulla di illecito ma quanto accaduto fa comunque comprendere come nonostante ciò la presenza di AppGratis sul marketplace ufficiale per device iOS non sia stata più cosa gradita.
Stando infatti alle informazioni al momento disponibili l’applicazione sarebbe stata rimossa per violazione dei punti 2.25 e 5.6 del regolamento Apple.
L’app di Simon Dawlat sarebbe quindi andata contro la regola secondo cui le applicazioni che mostrano app diverse da quelle possedute a scopo di acquisto o promozione in un modo simile a quello usato dall’App Store verranno rimosse e quella che sancisce che le applicazioni non possono usare le notifiche push per inviare pubblicità, materiale promozionale o iniziative di marketing.
A quanto pare, quindi, l’intenso utilizzo delle notifiche push dell’app non avrebbe riscosso particolare successo in quel di Cupertino.
Restano invece diversi dubbi in merito alla questione della segnalazione delle app gratuite o scontate con collegamenti diretti all’App Store.
Probabilmente nel corso dei prossimi giorni sarà possibile saperne di più ma per il momento la notizia suona come un allarme per le tantissime app che su App Store agiscono cercando di indirizzare gli utenti al download di altre applicazioni in sconto.
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“Il non rispetto delle regole comporta il doversi ritrovare faccia a faccia con le relative conseguenze”
la domanda ora è chiedersi cosa abbiano mai violato se non hanno fatto altro che raccogliere in una pagina tutte le app gratis dell’app store con link che ti portano ad esse?
Ah, ma parliamo della Apple, gli ostruzionisti che devono monetizzare su di te
fino all’ultimo centesimo e che prendono a calci gli sviluppatori perchè mettono
parole a loro non gradite, peggio della Gestapo.
ma voi continuate pure a comprare l’ “iFOHN”.