Le vendite, o per meglio dire le non-vendite dei dispositivi con Windows RT hanno fatto uscire allo scoperto i dirigenti di tutte le più grandi aziende produttrici di hardware che con cadenza quasi mensile commentano – in maniera più o meno "arrabbiata” nei confronti di Ballmer e soci – i numeri fatti registrare da RT, che secondo recenti statistiche avrebbe catturato circa lo 0,4% del mercato tablet dal giorno del suo debutto nei negozi (ottobre 2012).
L’ultimo “giro” di commenti ha visto come protagonisti i dirigenti di Acer e Qualcomm che hanno espresso punti di vista diversi su Windows RT. Il presidente di Acer, Jim Wong, già protagonista in passato di esternazioni al vetriolo nei confronti di Microsoft ha rilasciato un’intervista a CNET nella quale ha affermato che “i tablet con Windows RT non hanno valore” e che, sostanzialmente, pur avendo in cantiere un nuovo tablet equipaggiato con questo sistema operativo aspetterà la prossima release di RT (Windows RT Blue) per metterlo in commercio, perché non avrebbe molto senso commercializzare device con la versione attuale dell’OS.
Meno critico sullo stato attuale delle cose e più ottimista nei confronti del futuro si è dimostrato Luis Pineda, senior vice president di Qualcomm, che su ComputerWorld ha dichiarato: “Siamo entusiasti della strategia di Microsoft per Windows RT. Siamo molto ottimisti per il futuro di Win RT e confidiamo nel suo successo”. Posizioni apparentemente diverse ma che se analizzate bene riflettono la stessa realtà.
Windows RT è stato un flop, lo sa Acer, lo sa Qualcomm e lo sa soprattutto Microsoft, che con il rilascio di Windows 8.1 rinnoverà anche Windows RT rivedendo una strategia di prezzi e comunicazione per il mercato tablet che fino ad ora ha portato solo rogne dalle parti di Redmond. Questa volta o la va o la spacca e se RT continuerà a non convincere il pubblico sarà giusto metterlo da parte concentrandosi esclusivamente su Windows 9 (o in qualunque altro modo si chiamerà il successore di 8.1).