Stando a quelle che sono le più recenti indiscrezioni sull’iWatch il nome assegnato per convenzione allo smart watch di Cupertino potrebbe presto diventare realtà.
Dalla Russia, infatti, giungono alcuni report secondo cui Apple avrebbe già provveduto ad effettuare la registrazione del marchio presso il Rospatent, il servizio federale russo per la protezione della proprietà intellettuale.
L’indiscrezione, è però opportuno sottolinearlo, non ha ancora trovato alcuna conferma diretta ragion per cui è necessario prenderla con le pinze anche perché se si tiene conto del classico modus operandi di Apple è davvero molto raro che l’azienda si esponga a tal punto per un prodotto che non è stato ancora presentato.
In passato, infatti, Apple ha registrato i marchi dei suoi dispositivi sfruttando società controllate o create ad hoc così come nel caso dell’iPad per il quale si era venuta a formare la IP Application Development Limited (IPAD ltd).
Se quella relativa alla registrazione del nome va a configurarsi come una voce di corridoio quella inerente la registrazione di un brevetto nella cui descrizione vengono illustrate le principali caratteristiche di una batteria curva invece no.
La documentazione era stata trasmetta all’ufficio brevetti USA a gennaio dell’anno corrente e soltanto da poco l’USPTO pare abbia provveduto a ratificare la richiesta fatta da Apple.
Ma cosa c’entra il brevetto della batteria curva con l’iWatch? Semplice: appare abbastanza improbabile il fatto che una batteria di questo tipo possa essere sfruttata sugli altri iDevice mentre il suo impiego su un orologio intelligente potrebbe risultare più che consono essendo questo un dispositivo che necessita di adattarsi al polso di chi lo indossa.
L’impiego, in questo caso, di una batteria avente una forma stondata diventa quindi indispensabile.