A partire dal momento in cui big G ha annunciato la dipartita di Google Reader numerose altre valide alternative hanno iniziato a far capolino sulla scena dei lettori di feed-RSS.
A tal proposito, a Feedly e al lettore annunciato da Digg, solo per citarne alcuni, potrebbe però affiancarsi anche un feed reader lanciato direttamente da Facebook.
La notizia aveva iniziato a circolare in rete già qualche giorno fa quando, appunto, nelle API Facebook Graph erano state individuate parte di codice che avevano fatto scaturire l’ipotesi che anche il team del social network per eccellenza stesse pensando ad uno strumento specifico per la lettura dei feed.
Nel corso delle ultime ore, però, l’autorevole Wall Street Journal ha fornito ulteriori ed interessanti info a riguardo che farebbero effettivamente ben sperare in merito al lancio di un aggregatore di news da parte di Facebook.
Citando le solite fonti anonime ma ben informate sui fatti il Wall Street Jorunal suggerisce che lo sviluppo del servizio prosegue già da tempo e che Mark Zuckerberg è coinvolto in prima persona.
Attenendosi alle indiscrezioni con Reader, questo il nome del presunto progetto, ogni utente potrà comporre il proprio magazine virtuale attingendo alle fonti preferite e convivendo poi il risultato con gli amici.
Il tutto risulterebbe poi incentrato sul mobile. Facebook, organizzando un modo intelligente per reperire e sfruttare l’informazione prodotta, si farebbe quindi da tramite nel tentativo di attirare sulle proprie pagine gli utenti in cerca di un valido aggregatore.
Le armi, in tal senso, a disposizione di Facebook sarebbero molteplici quali una comunity costituita da oltre 1 miliardo di utenti, un social network in grado di raccogliere pubblico ed estenderlo ulteriormente ed un profilo abbastanza completo degli interessi dei singoli lettori, il tutto avvantaggiato dalla recente introduzione degli hashtag.
Per il momento, comunque, il team di Facebook si è rifiutato di commentare e non è ancora chiaro se i tempi di una presentazione siano vicini o meno.