In occasione dell’ultima conference call con gli investitori Larry Page non solo ha provveduto ad annunciare i risultati finanziari di Google facenti riferimento al terzo trimestre del 2013 ma ha anche colto l’occasione per parlare delle prossime tecnologie che big G introdurrà soffermandosi in maniera particolare sullo smarwatch.
A distanza di qualche settimana da quelle dichiarazioni nuove indiscrezioni facenti riferimento all’orologio intelligente di Google sono tornate a cavalcare la cresta dell’onda ma questa volta a parlare del tanto atteso quanto chiacchierato smartwatch è il Wall Street Journal.
Stando a quanto emerso lo smartwatch di Google si chiamerà Google Watch, sarà realizzato in collaborazione con un produttore asiatico del quale al momento ancora non si conosce il nome, sarà basato sul sistema operativo mobile Android e tra le principali funzionalità offerte non mancherà una profonda integrazione con l’assistente Google Now.
Sempre stando ai rumor la fase di progettazione sarebbe ormai quasi giunta al termine e Google avrebbe già avviato le trattative con alcune aziende in modo tale da poter dare il via al processo di assemblaggio delle varie componenti dell’orologio.
Una volta disponibile lo smartwatch di Google andrà a configurarsi come una sorta di compagno per gli smartphone mostrando sul display le notifiche, gli appuntamenti, i messaggi in arrivo, le info sulle chiamate e molto altro ancora.
L’obiettivo principale di big G sarebbe dunque quello di cercare di convincere coloro che ancora non vedono di buon occhio dispositivi di tale tipologia puntando su aspetti quali utilità e durata della batteria ed assicurandosi in tal modo un ruolo da protagonista nel già variegato segmento degli indossabili.
Attenendosi alle indiscrezioni del Wall Street Journal è dunque lecito attendersi l’annuncio dello smartwatch di Google entro la fine dell’anno corrente o, al più tardi, nella prima parte del 2014.
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#1Alexander
“tra le principali funzionalità offerte non mancherà una profonda integrazione con l’assistente Google Now.”
Quindi qui in Italia sarà praticamente inutile.