Il popolare software di photo editing GIMP abbandona SourceForge. La decisione è arrivata dopo le segnalazioni di alcuni utenti Windows, i quali si sono lamentati delle pubblicità presenti sul sito e del nuovo installer di SourceForge, che propone il download di software aggiuntivi che poco hanno a che vedere con GIMP. Ecco il comunicato ufficiale postato sul sito del programma:
SourceForge, un tempo luogo affidabile e utile per sviluppare e ospitare applicazioni FLOSS, sta affrontando dei problemi con le pubblicità ammesse sui propri siti – il pulsante verde “Download here” visualizzato su molte pagine si aggiunge a tutti i tipi di utility indesiderate che sono state avvistate lì.
Il punto di svolta è stata l’introduzione dell’Installer proprietario di SourceForge, che include prodotti di terze parti con pacchetti di software libero. Non vogliamo sostenere questo tipo di comportamento, e così abbiamo deciso di abbandonare SourceForge.
Da adesso in poi, l’installer di GIMP per Windows verrà ospitato sui server FTP di GIMP.org. L’indirizzo SourceForge rimarrà attivo ancora per un po’ per non creare troppi disagi all’utenza in questa fase di transizione.
Chissà se la mossa di GIMP rimarrà isolata o se anche altri importanti software del mondo open source, indispettiti dalla svolta “pubblicitaria” di SourceForge, decideranno di trasferire i propri pacchetti d’installazione altrove. È tutt’altro che escluso.
[Lifehacker Australia] [Photo Credits | IconArchive]
#1Luigi Valente
Ottimo.
E’ folle pensare alla totale rimozione delle pubblicità dal web, ma quando queste diventano invasive si supera un limite.
I vari tasti “download here” oppure i vari pop-up che propongono di installare un certo software per fruire di servizi già accessibili senza, sono la causa della diffusione di adblock.
#2lordmax
Sono totalmente d’accordo con la scelta di GIMP.
Sourceforge oltre ai problemi con la privacy (ogni dato che passa dai loro server finisce nelle mani delle agenzie governative americane per loro stessa ammissione) mette anche una montagna di pubblicità.
Capisco la necessità di monetizzare ma dovrebbero esserci dei limiti.
#3lordmax
Ho dimenticato il flag di avvertimento.
Perché non viene messo automaticamente cheched?
#4IndomitaUtopia
Oltre che per i motivi esposti dagli altri due commentatori, quoto la decisione di GIMP perché un open source non deve veicolare pubblicità “commerciale” soprattutto quando può farne a meno permettendo il download in proprio.
L’open source è l’antagonista del commercial, coerenza concettuale.