Mozilla, Reddit e altri importanti nomi del mondo internettiano hanno scelto l’11 febbraio prossimo come giornata mondiale contro le attività spionistiche che l’NSA ha condotto e probabilmente continua a condurre nei confronti di tutti gli utenti della Rete. La data non è stata scelta a caso, si tratta infatti del primo anniversario della morte di Aaron Swartz, noto programmatore e attivista statunitense che proprio un anno fa si tolse la vita dopo essere stato accusato di aver scaricato 4,8 milioni di articoli scientifici dal database accademico JSTOR in maniera illegale[1].
L’iniziativa dei big del Web, come qualcuno di voi sicuramente ricorderà, ricalca quella che all’inizio del 2012 portò al dietro front del governo americano su SOPA e PIPA, due disegni di legge che, di fatto, avrebbero censurato il Web e messo il bavaglio non solo ai siti giudicati colpevoli di violazione del diritto d’autore (oscurandoli a mezzo DNS) ma anche a siti terzi, motori di ricerca e servizi Web che avessero segnalato l’esistenza dei siti pirata. Questa volta, però, l’obiettivo sarà più difficile da raggiungere.
Difatti se nel 2012 “i nemici” da sconfiggere erano dei politici con nomi, cognomi e soprattutto volti ben precisi, oggi la guerra vede contrapporsi la Rete – intesa come aziende e utenti – contro un’entità dal profilo e dal modus operandi ancora oscuro per molti versi: la National Security Agency statunitense.
Ad ogni modo, chi volesse aderire alla protesta per segnalare la propria contrarietà allo spionaggio di massa online può farlo recandosi sul sito ufficiale di The Day We Fight Back (il nome dell’iniziativa) e registrandosi gratuitamente a quest’ultimo.
[Neowin]