Sono molti i motivi che possono aver spinto Facebook ad acquisire WhatsApp alla cifra record di 19 miliardi di dollari. Fra questi sicuramente non ci sono la bellezza della sua icona o il faccione simpatico dei fondatori del servizio, Jan Koum e Brian Acton, mentre c’entrano quasi sicuramente quattro numeri “magici” e un grafico che adesso andremo ad analizzare insieme grazie al lavoro svolto dai ragazzi di Sequoia Capital (che ne hanno sottolineato l’importanza dopo aver lavorato fianco a fianco con Koum e Acton) e da Fabrizio Rinaldi che ha segnalato il loro pezzo su Twitter.
I quattro numeri di WhatsApp
- 450 (milioni) – è il numero di utenti attivi che può vantare WhatsApp, impressionante di per sé ma che assume contorni quasi mistici quando li paragoniamo a quelli di appena 9 mesi fa, quando venne annunciato ufficialmente il raggiungimento dei 200 milioni di utenti attivi (più di Twitter). Si tratta di un aumento del 72%, quando la media dell’industria è stata del 10%–20%.
- 32 – sono le persone che lavorano allo sviluppo di WhatsApp, più o meno una ogni 14 milioni di utenti. Si tratta di un numero bassissimo ma che evidentemente basta per mandare avanti la “baracca” in maniera egregia (99.9% di uptime).
- 1 – è una nota di Brian Acton che indica le linee guida del servizio: nessuna pubblicità, nessun gioco e nessun trucchetto. Solo messaggi e un’esperienza utente pura.
- 0 (dollari) – è la cifra investita da WhatsApp nel marketing. Ebbene sì, il successo clamoroso di questa app non è passato per il lavoro di marketer o PR, è tutto frutto del passaparola e dei consigli di comuni utenti o addetti ai lavori.
Il grafico che spiega tutto
Benedict Evans ha postato su Twitter un grafico che vale più di mille parole, nel quale viene mostrato il volume di messaggi inviati giornalmente tramite WhatsApp (18 miliardi). Probabilmente siamo già sopra il volume complessivo degli SMS.
Vi state ancora chiedendo come mai “Zuck” abbia sborsato tutti quei soldi? Forse ha persino puntato al risparmio.
#1Francesco Giossi
Quello che non capisco di aziende come Whatsapp è come fanno a campare se non hanno introiti. Come fanno le 32 persone che lavorano allo sviluppo di Whatsapp a vivere?
Ricevono finanziamenti pubblici o privati a fondo perduto?
Ok, ora ci sono 14 miliardi di euro in più che qualcuno intascherà, ma prima come faceva a sopravvivere?
Stipendi, costo del lavoro, uffici, bollette?
#2jon dò
@Francesco Giossi:
Guarda che whatsapp si paga… 99 cent di dollaro all’anno, moltiplicalo per 450 milioni di utenti ed ecco là svelato il guadagno!
Inoltre sai quanto può valere un db di numeri telefonoci come quello che hanno loro? manco te lo puoi immaginare
#3DF10
@jon dò: Si, ma tu manco ti immagini quanta gente aggira l’abbonamento disattivando e riattivando l’account!
Taccagni schifosi! Si cagano in mano per 0,90€ ALL’ANNO!
#4Francesco
Bravo Zuckenberg che si è comprato le rubriche di 450 milioni di persone 🙂
Comunque vedo sempre più ragazzini che usano Viber. Ad esempio la scuola dove va mia figlia, praticamente esiste solo Viber per la messaggistica istantanea.
#5Dan
@Francesco: Credo che Viber non sia così intuitivo quanto Whatsapp (pur essendo più completo), per cui whatsapp va bene anche per la fascia di persone “meno tecnologica”… a mio parere
#6roccordx
Francesco ha detto:
#7Camillo
solo per i dati che genera/contiene una community, con almeno un paio di attributi per utente, vale MINIMO 5 dollari ad utente. nel caso di whatsapp siamo intorno ai 45 !!!