Nella giornata di ieri, in quel di Seattle l’FBI ha arrestato un ex-programmatore di Microsoft incolpato di aver diffuso in Rete delle copie non autorizzate di Windows 8 prima della sua data di uscita ufficiale (ottobre 2012). Si tratta di Alex Kibkalo, il quale avrebbe anche rubato l’Activation Server Software Development Kit sviluppato dal colosso di Redmond per combattere il dilagare di copie pirata del sistema operativo.
Kibkalo ha agito inviando le copie preliminari di Windows a un blogger francese, che poi ha provveduto alla pubblicazione del materiale online. La motivazione del gesto sarebbe riconducibile ad alcune valutazioni negative ricevute dall’ex-programmatore Microsoft sul suo lavoro: una sorta di vendetta, insomma.
L’arresto è arrivato dopo un anno di indagini. Una volta scoperti i leak, gli investigatori interni a Microsoft sono arrivati a Kibkalo e sono riusciti, a quanto pare, ad ottenere la sua confessione. Ora l’ex-dipendente del colosso di Redmond (che nel 2013 ha abbandonato il gruppo per approdare in 5nine Software) è atteso a giudizio presso il Tribunale distrettuale degli Stati Uniti.
Chissà che questo evento non apra la strada ad altri arresti negli ambienti vicini a Microsoft, anche perché le versioni preliminari di Windows non hanno smesso di circolare sui circuiti P2P. È dunque evidente che il leaker colto con “le mani nella marmellata” non è stato l’unico a concedersi qualche libertà di troppo all’interno del gruppo.
[ZDNet]
#1b4rtman
Così impara a distribuire queste schifezze.