I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di Big G, in un futuro non molto lontano potrebbero chiamarsi semplicemente Glass. Il colosso di mountain View ha infatti intenzione di commercializzare i suoi occhiali chiamandoli nel modo più sintetico e conciso possibile ed a dimostrazione di ciò vi è la domanda di registrazione del marchio inoltrata lo scorso anno all’USPTO.
Per il momento, è però opportuno sottolinearlo, la domanda non è stata ancora accettata. L’ufficio che si occupa anche della gestione dei brevetti e delle proprietà intellettuali ha infatti chiesto a Big G ulteriori chiarimenti ponendo due obiezioni: una riguardante l’impegno di un termine già utilizzato da altre società quale, appunto, “glass” con il rischio di creare confusione nei consumatori e l’altra facente riferimento al fatto che non è possibile ottenere come trademark un termine generico.
Big G ha risposto all’USPTO nelle scorse settimane inviando un documento costituito da ben 1.928 pagine, firmato dagli avvocati ed in cui in riferimento al primo punto viene sottolineato il fatto che la copertura mediatica è già stata tale da non poter creare alcuna confusione facendo riferimento agli occhiali semplicemente come Glass mentre relativamente al secondo punto Google sostiene che a differenza di quanto indicato dal nome il dispositivo non include una singola parte in vetro ma la struttura dello stesso risulta realizzata anche con altri materiali quali plastica e titanio.
Risvolti legali della questione a parte la notizia appare particolarmente interessante per due principali motivi. Il primo è che, così come già anticipato, Google sembra intenzionata a voler far riferimento al suo dispositivo con il solo nome di Glass e non come Google Glass mentre il secondo è che il momento della commercializzazione su larga scala sembra essere sempre più vicino anche se allo stato attuale delle cose non ci sono ancora conferme ufficiali guardo le tempistiche.
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Via | The Verge