Il 31 marzo sono entrate in vigore le nuove norme sul copyright che consentono ad AGCOM (l’autorità garante per le comunicazioni) di ordinare l’oscuramento dei siti Internet considerati “pirata” a mezzo DNS.
Delle possibili conseguenze di questa normativa si è parlato e si parlerà ancora a lungo, nel frattempo però è arrivato il primo ordine di oscuramento per un sito. Si tratta di “Cineblog 01” reo di aver fornito agli utenti i link per visualizzare/scaricare opere protette da diritto d’autore senza disporre di apposite autorizzazioni.
Parliamo di un sito che, come tanti altri, non ospita film o serie TV sui propri server ma si affida ai cosiddetti cyberlocker (FileDrive, NowDownload e simili) per offrire contenuti al pubblico. Questo non è un dettaglio trascurabile, non per noi almeno. Lo è invece per l’AGCOM che ha preferito ordinare subito il blocco del sito ai provider del nostro paese.
Il reato di cui si sono macchiati i responsabili di “Cineblog 01” – si legge nel documento prodotto dal garante – è quello di violazione grave e di carattere massivo del copyright, accusa per la quale il sito sarebbe già coinvolto in indagini penali. Ed è questo il punto.
Come sottolineato dall’Avv. Fulvio Sarzana, noto esperto di diritti legati alle nuove tecnologie, il garante per le comunicazioni si è trasformato in “un organo di polizia giudiziaria e in un giudice delle indagini preliminari” che con la sua attività rischia di portare a doppi giudizi per i siti incolpati di violazione del diritto d’autore: uno ad opera dei giudici competenti in materia e un altro da parte di AGCOM.
C’era davvero bisogno di questo nuovo “sceriffo della Rete”? Il dubbio ci sembra quantomeno legittimo.
Via | Ilsoftware
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