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WhatsApp, crittografia end-to-end su Android

 
Martina Oliva
19 Novembre 2014
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In pochi, anzi in pochissimi ne sono a conoscenza ma nell’ultima versione di WhatsApp per Android è stata integrata una funzionalità, per così dire, nascosta. Infatti, con la nuova versione di WhatsApp per Android gli utenti che inviano messaggi utilizzano, senza saperlo, la crittografia end-to-end basta sul protocollo di TextSecure, l’app di messaggistica sviluppata da Open Whisper Systems.

Foto che mostra il logo di WhatsApp in differenti modalità

Il termine crittografia end-to-end sta ad indicare che i messaggi non possono essere decifrati dal fornitore del servizio, anche nel caso in cui WhatsApp dovesse ricevere un ordine da parte della Polizia.

Moxie Marlinspike, Il CTO di Open Whisper Systems, ha dichiarato che gli sviluppatori hanno lavorato insieme a WhatsApp per circa sei mesi. Il protocollo è stato ottimizzato per gestire i miliardi di messaggi che vengono scambiati ogni giorno dagli utenti.

WhatsApp, è bene sottolinearlo, gestisce soltanto lo scambio di chiavi tra il mittente e il destinatario ovvero gli unici che hanno accesso alla conversazione. Da notare inoltre che per il momento sono protette soltanto le conversazioni one-to-one ma in futuro è previsto il supporto per le chat di gruppo e per messaggi contenti foto, audio e video.

La scelta del team di WhatsApp di sfruttare la crittografia end-to-end è consequenziale alla pubblicazione, avvenuta ad inizio mese, della tabella della Electronic Frontier Foundation (EFF) che indica la funzionalità di sicurezza in 39 app di messaggistica. In tale tabella WhatsApp è stata inserita tra le app peggiori. Grazie all’integrazione della crittografia le cose potrebbero però cambiare e WhatsApp potrebbe dunque riuscire a guadagnare qualche punto andandosi dunque a distinguersi da altri concorrenti noti come ad esempio Skype, Snapchat e Facebook Messenger.

[Photo Credits | 360b / Shutterstock.com]

Via | The Verge

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