Facebook ancora nei guai con la privacy. Conosciamo ormai tutti i problemi che ha dovuto affrontare il social network in blu e sono molti gli utenti che ancora accusano la piattaforma di rubare e rivendere le informazioni degli iscritti o, quanto meno, di tracciare costantemente i loro movimenti. Chi vuole dormire sonni tranquilli, può decidere autonomamente di non iscriversi a Facebook e di conseguenza non rischiare nulla. E se invece scopriste che pur non essendo iscritti siete finiti nella “trappola” del social network in blu? Questo è quanto rivela un nuovo rapporto stilato dalla Belgian Privacy Commission.
Ma come fa il social network a seguire chi non è mai stato su Facebook? Semplice, basti pensare agli onnipresenti bottoni di condivisione integrati in ogni siti internet. Avete visitato, ultimamente, un portale in cui non è presente almeno il tasto like o share di FB? Quasi sicuramente no e, a quanto pare, il team in blu utilizzava il plugin per controllare anche gli utenti che non lo usavano.
A quanto pare, Facebook non ha smentito quanto accaduto, ma ha semplicemente definito come involontario il monitoraggio: sarebbe semplicemente colpa di un bug che, a quanto pare, avrebbe colpito solo alcuni utenti. Le dichiarazioni del social non sono di certo rassicuranti e, inoltre, il problema sembra molto più esteso e non semplicemente vincolato ad una stretta cerchia di utenti colpiti da questo misterioso bug.
Facebook sembra essere ormai il padrone del web. Basti pensare che il popolare Like è presente in più di 13 milioni di siti web.
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