Fitbit, ovvero il maggior produttore mondiale di device indomabili, ha da poco annunciato l’acquisizione di Pebble, la company nota per aver reso lanciato uno dei primi smartwatch giunti sul mercato mediante un’iniziale campgna di crowdfunding che riscosse gran successo.
I termini dell’accordo al momento non sono ancora stati divulgati ma l’investimento non dovrebbe essere superiore ai 40 milioni di dollari, una cifra queste più che sufficiente per coprire i debiti. Fitbit ha dichiarato che l’acquisizione consentirà di espandere il suo portafoglio di prodotti e accelerare lo sviluppo di soluzioni personalizzate.
La notizia di maggior rilievo è però quella che gli smartwatch sono esclusi dalla trattativa. Questo significa che la produzione dei dispositivi è stata interrotta. Il CEO Eric Migicovsky ha infatti comunicato che, a causa di una serie di eventi, Pebble non opererà più come entità indipendente e tutti gli asset (hardware escluso) sono stati ceduti a Fitbit.
Visto che i Pebble Time 2 e Core non verranno più consegnati, tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi riceveranno il rimborso integrale della somma entro marzo 2017. Il rimborso è previsto anche per gli utenti che hanno ordinato il Pebble 2.
Ricordiamo, come accennato ad inizio articolo, che Pebble ha prodotto tutti i suoi smartwatch con le donazioni effettuate dagli utenti su Kickstarter. La prima campagna di crowdfunding per il modello originario è stato un enorme successo (oltre 10 milioni di dollari). La medesima situazione si è verificata lo scorso anno con il Pebble Time (oltre 20 milioni di dollari) mentre quasi 13 milioni sono stati raccolti per i device più recenti (Pebble 2, Time 2 e Core).
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