I pagamenti sono sempre più digitali, ma sempre più smart. Fino a non molti anni fa infatti, erano tante le persone che mostravano preferenza per le banconote piuttosto che per le “misteriose” carte di credito. Fortunatamente la situazione sta cambiando, e con essa le abitudini degli italiani, che stanno comprendendo la comodità di effettuare una transazione in pochi attimi senza scavare nel portafogli alla ricerca delle monetine. Se il denaro tradizionale andrà in pensione in un prossimo futuro, al momento non ci è dato saperlo. Ciò che è certo però, è che probabilmente ad essere “rottamati” saranno i lettori POS tradizionali, in favore dei modelli smart. Scopriamo insieme il perché.
La storia del Pos
La storia del Pos è riconducibile a due paesi: Francia e Stati Uniti. Le prime carte di credito hanno cominciato a diffondersi in America negli anni ’50, ed erano emesse da American Express e Diners Club. Il concetto alla base delle carte di credito era quello dei pagamenti a distanza in assenza di contanti: il commerciante comunicava con la banca del cliente per poter incassare il denaro speso da quest’ultimo. I primi lettori Pos elettronici risalgono agli inizi degli anni ’70, momento in cui venne inserita la banda magnetica sulle carte. La loro grande diffusione su larga scala però, avviene solamente durante gli anni ’80. A dominare il mercato di quel periodo, Mastercard e Visa.
Negli anni a seguire, moltissime sono state le innovazioni, a partire dal chip sulla carta di credito che permetteva di conservare un numero molto elevato di informazioni, ma soprattutto di comunicare in real time con la banca del cliente. In questo modo la validazione della transazione era istantanea. Successivamente i pos collegati inizialmente alla linea telefonica analogica, sono passati alla digitale, e poi ancora alla rete mobile GPRS, 3G, 4G, diventando tra l’altro sempre più piccoli.
La rivoluzione dei pagamenti contactless
Abbiamo detto come i lettori pos tradizionali siano destinati a scomparire, in favore di modelli più smart. Ma cosa si intende con questo termine? Si fa riferimento ad un modo di pagare i propri acquisti più agevolmente, senza nemmeno inserire il codice PIN. Parliamo della tecnologia contactless, che permette appunto di non dover inserire tale PIN per importi fino a 25 euro. È sufficiente infatti avvicinare la carta di credito o di debito al lettore, senza nemmeno toccarlo, e in pochi attimi la transazione verrà autorizzata.
La medesima possibilità inoltre, è concessa anche da moltissimi smartphone moderni, grazie alla tecnologia NFC (Near Field Communication, ovvero comunicazione in prossimità). Molte carte prepagate ricaricabili infatti, possono essere “accoppiate” proprio ad uno smartphone. Tutto questo avviene attraverso delle applicazioni, più precisamente Google Pay, Apple Pay e Samsung Pay. Così facendo sarà possibile pagare utilizzando direttamente il telefono. In che modo? Semplicemente avvicinandolo al lettore, esattamente come avviene con la carta stessa. Facile, veloce e razionale: in altre parole, smart.
SmartPos: cosa sono e perché sono comodi
Gli SmartPos consentono di effettuare numerose operazioni, oltre ai semplici pagamenti digitali. Ovviamente il mercato è ricco di offerte in tal senso, e ogni modello ha delle sue precise peculiarità. Un device di ultima generazione ad esempio, è Axerve Pos, un Pos portatile che permette di accettare pagamenti ovunque il commerciante si trovi. Questo modello rientra tra quelli compatibili con le transazioni attraverso smartphone.
Tra le funzionalità aggiuntive, Axerve offre la possibilità di consultare il totale delle transazioni direttamente dalla propria area personale. Questo è importantissimo per un monitoraggio costante e corretto della propria attività. Ovviamente Axerve Pos non è l’unico modello in commercio. Altri ad esempio sono dotati di schermo touch, per un’esperienza di utilizzo ancora più semplice, o magari permettono il pagamento attraverso i buoni pasto, la lettura dei QR Code, connessione wireless e 4g, porte USB e molto altro ancora.