Le chiavette USB, dette anche Pen Drive, sono dei dispositivi di memoria di massa cosiddetti “flash”. Il loro ingresso sul mercato, intorno all’anno 2000, ha rappresentato una grandissima innovazione, in quanto esse consentivano di utilizzare performance senza eguali prima di quel momento. Moltissimi megabyte (fino a diversi GB con il tempo e l’avanzare della tecnologia) nel palmo della propria mano, pressoché infinita capacità di salvataggio, scrittura e riscrittura e un’estrema comodità nella condivisione (una chiavetta USB è molto più comoda di un intero PC o di un hard disk da prestare e trasportare).
Almeno fino all’avvento degli spazi di condivisione online, le Pen Drive l’hanno fatta da padrone per anni e anni. Tuttavia, a fronte della loro comodità ed estrema semplicità di utilizzo, può capitare che esse perdano il proprio contenuto. Ad ogni modo, esistono delle tecniche per risolvere questo fastidioso (e potenzialmente pericoloso) problema. Ma vediamo di capirci qualcosa in più!
Parte 1: Perché la chiavetta USB perde dati?
Le chiavette USB possono perdere una parte o anche tutto il contenuto al loro interno per una serie di ragioni. Anzitutto, trattandosi di una tipologia dei cosiddetti supporti fisici, c’è il rischio di incorrere in problemi meccanici: per esempio, si potrebbero rovinare le componenti all’interno della chiavetta (ad esempio a causa di sforzi fisici, urti, o di interferenze magnetiche), oppure la chiavetta potrebbe entrare in contatto con qualcosa di deleterio (polvere, acqua…).
Inoltre, le chiavette USB possono risultare danneggiate a causa di una serie di motivi dovuti ai dispositivi nelle quali sono inserite, più che dal loro stesso hardware in sé. Se, ad esempio, il computer nel quale si inserisce la chiavetta risultasse infettato da un virus, la chiavetta potrebbe venire “contagiata” e, quindi, perdere parte del contenuto o renderlo del tutto inaccessibile.
Oltre ai problemi hardware, ci possono poi essere delle questioni riguardanti i software dei dispositivi utilizzati: se, ad esempio, si sta lavorando su una cartella di lavoro di Microsoft Excel e c’è un problema nel software in uso, potrebbero esserci dei malfunzionamenti al momento del salvataggio e, di conseguenza, nel successivo accesso ai dati.
Insomma, che siano problemi hardware, software, fisici o logici, può capitare, a volte, di riscontrare problematiche con le proprie chiavette USB e, di conseguenza, perdere una parte o addirittura tutti i dati in esse contenuti.
Come evitare questi spiacevoli inconvenienti?
Parte 2: Come evitare la perdita di dati con chiavetta USB?
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, le cause della perdita di dati dalle chiavette USB possono essere molteplici. Per capire come prevenire (e anche risolvere) questi problemi, è quindi essenziale, anzitutto, individuare la causa: detto in altre parole, non esiste un’unica soluzione generale, ma dipende direttamente dalla causa specifica. A motivi diversi, infatti, corrispondono soluzioni differenti. Vediamole insieme.
Problemi fisici/meccanici:
Come abbiamo visto i problemi fisici che possono alterare le memorie USB, esistono dei rimedi ad hoc: per esempio, proteggere i propri dispositivi USB, evitando che vengano in contatto con sporcizia, acqua, umidità o accumulino eccessiva polvere.
Per fare ciò, è bene prestare attenzione a dove conserviamo il nostro dispositivo USB e ad evitare urti (cadute, colpi fortuiti, eccetera). Sembra banale dirlo, ma molte volte sono proprio questi piccoli incidenti che compromettono l’efficacia del dispositivo di memoria.
Problemi di software esterni:
Altre volte, come accennato sopra, possono esserci dei problemi ai software utilizzati nei dispositivi quali PC, telefoni, hard disk, televisioni e ogni tipologia di device al quale si può collegare una chiavetta USB. Se, ad esempio, un computer è stato infettato da un virus o un altro tipo di malware, ecco che il danneggiamento si può estendere anche alla memoria USB, compromettendone per sempre i file.
Per risolvere questo tipo di problemi, è bene tenere installato sempre un buon antivirus in ogni dispositivo utilizzato: in questo modo, ne gioveranno anche la salute e la sicurezza delle tue chiavette.
Problemi di utilizzo scorretto:
Infine, un accenno alle frequenti problematiche di utilizzo negligente dovuto a utenti poco esperti o semplicemente sbadati. Dopo aver utilizzato una chiavetta USB, prima di staccarla fisicamente dal dispositivo in uso, è bene spegnere quest’ultimo o, se non si deve arrestarne il funzionamento, avviare la procedura di “rimozione sicura”. Bastano un paio di click e solo alcuni secondi, è vero, ma spesso ci si dimentica di farlo e si può incorrere, talvolta, nella perdita di contenuto dalla chiavetta USB.
Parte 3: Come recuperare i file cancellati da una chiavetta USB?
Dopo aver visto queste tecniche per prevenire eventuali problemi ai file contenuti in una chiavetta USB, dobbiamo però anche dare un’occhiata, necessariamente, come recuperare i file persi nel momento in cui il danneggiamento sia già avvenuto (per causa di uno dei problemi visti al paragrafo precedente).
Esistono degli specifici software in grado di recuperare i file danneggiati o persi all’interno di una chiavetta USB. Uno di questi è Tenorshare 4DDiG: esso è in grado di accedere a quelle parti di memoria che contenevano i file cancellati ed è in grado di ripristinarli in pochi minuti.
I vantaggi di un prodotto come Tenorshare 4DDiG sono evidenti: benché sia ottimale seguire le indicazioni che abbiamo visto prima, può comunque capitare che, per errore, noncuranza o procedura deliberata (come quella degli attacchi malware), i file vengano smarriti. Grazie a questo software è possibile recuperare i dati ed evitare dannose perdite definitive di contenuti potenzialmente molto importanti.
Ma adesso vediamo nel dettaglio come utilizzare il software Tenorshare 4DDiG per recuperare i dati cancellati da una chiavetta USB. Ecco i tre passi da seguire per completare la procedura:
- Selezionare la posizione: Tenorshare 4DDiG può recuperare i dati da qualsiasi cartella all’interno del dispositivo USB.
- Eseguire la scansione e visualizzare i file persi: dopo aver eseguito la scansione, puoi visualizzare i file persi o cancellati prima di ripristinarli effettivamente, in modo tale da risparmiare tempo e spazio di memoria.
- Recupero dei file persi: infine, devi selezionare i file da ripristinare e in pochi secondi li avrai nuovamente a disposizione nella loro cartella. È davvero semplice e veloce!
Conclusione
Insomma, benché possa capitare di perdere l’accesso ai dati contenuti in un proprio dispositivo USB, abbiamo visto alcuni metodi per prevenire tali perdite. Se, comunque, si incorra ugualmente in un danneggiamento o addirittura nella cancellazione di alcuni file, è possibile usare un software come Tenorshare 4DDiG per recuperarli in pochi istanti.