Non abbiamo dubbi che la causa di Alessandra Santoro sia meritevole, così come nessuno vuole mettere in discussione che la donna stia realmente soffrendo, come si percepisce dai suoi video pubblicati su Facebook. La raccolta fondi avviata dalla diretta interessata, tuttavia, richiede considerazioni generiche con le quali tutti dovrebbero fare affidamento al proprio buon senso prima di partecipare a qualsiasi gara di solidarietà.
Cosa sappiamo sulla raccolta fondi social, a prescindere da Alessandra Santoro
Per farvela breve, come evidenziato in queste ore da altre fonti, quanto vi diciamo non è un disincentivo a partecipare alla raccolta fondi per Alessandra Santoro, ma uno spunto per una riflessione più generica. I siti di crowdfunding sono diventati uno strumento popolare per la raccolta fondi nell’era di Internet. Con il semplice click di un pulsante, puoi contribuire con denaro a cause meritevoli, amici e familiari bisognosi o persino un nuovo fantastico prodotto che non è stato ancora realizzato. Con il tono giusto, una campagna di crowdfunding può diventare virale sui social media, inondando i destinatari con migliaia, persino milioni, di dollari in donazioni.
Ma, dove vanno la filantropia e l’imprenditorialità, purtroppo spesso seguono gli imbroglioni (sia chiaro, nessuna accusa ad Alessandra Santoro). Con l’aumento della popolarità dei siti Web e delle piattaforme di raccolta fondi, può essere difficile separare le campagne di vero affare dalle truffe sui social media e dalle false raccolte fondi. Una delle più famose truffe di raccolta fondi è avvenuta nel 2019, quando una coppia del New Jersey ha inventato una storia commovente su un senzatetto locale.
Hanno raccolto quasi mezzo milione di dollari con la scusa di aiutare l’uomo a uscire dalla strada, ma hanno finito per intascare la maggior parte del denaro e sono finiti in tribunale con l’accusa di cospirazione federale. Alle Hawaii, i funzionari hanno interrotto le campagne fraudolente stabilite dopo la fatale doppia sparatoria di un agente di polizia nel gennaio 2020 che ha scosso lo stato.
Ma come si individuano le frodi? Ciò che rende una truffa di successo è la stessa cosa che rende una campagna autentica di successo: l’emozione. Quanto riportato, lo ribadiamo, rappresenta soltanto un trend generale che purtroppo va messo sul piatto della bilancia. A prescindere da Alessandra Santoro.
Quando mancano organizzazioni specializzate per la raccolta fondi, in grado di garantire l’autenticità di una storia e dove siano destinate le donazioni, purtroppo diventa impossibile nutrire certezze al 100% sulla “buona ragione” per aiutare chi sta peggio di noi. Siamo certi che Alessandra Santoro saprà fornire (o far fornire) ulteriori prove per stimolare ulteriormente gli aiuti a lei destinati.