SHAPE Services, un esempio di successo di sviluppo per iPhone

Questa settimana, per la rubrica dedicata ad iPhone di Geekissimo, abbiamo voluto recensire un’intera azienda di sviluppo applicazioni per iPhone, un’azienda che molti di voi conosceranno essendo una delle maggiori protagoniste europee di App Store, SHAPE Services.

Full Disclosure: Recensire SHAPE Services mi è possibile dopo aver conosciuto personalmente buona parte dello staff e i fondatori e attuali CEO durantge il Mobile World Congress 2010.

Vogliamo portarvi l’esempio di SHAPE Services perché riteniamo possa essere da ispirazione per coloro i quali fossero intenzionati ad intraprendere la strada dello sviluppo per iPhone e per ambienti mobile in genere.

SHAPE Services deve il suo primo grande successo a IM+ per Symbian, il primo client di instant messaging che si è assicurato l’onore di top-seller app per anni. Da Symbian, IM+ è approdato su App Store di Apple costituendo un altro successo per la SHAPE Services ed un servizio fondamentale alla comunità dal momento che IM+, fra i vari meriti, ha quello di costare circa la metà del suo principale concorrente.

Un bug su Nexus One e il cellulare chiama i carabinieri

Avete capito bene, non è la prima volta che si sente parlare di bug simili. Negli stati uniti le prime versioni della ROM di Nexus One provocavano involontarie chiamate ai numeri di emergenza e nello specifico al 911. Adesso grazie ad una segnalazione di Goodsale su Nexus One Italia veniamo a sapere che anche in Italia c’è un problema simile.

Se provate a chiamare il 119, il numero del centro assistenza di TIM, la vostra chiamata sarà in realtà inoltrata al 112. Avete capito bene, provate a chiamare il 119, ma parlerete con i carabinieri.

L’utente che ha dato segnalazione ha parlato con il 119 e lo abbiamo fatto anche noi, facendo delle prove in diretta hanno verificato che la cosa in effetti e vera, ma non hanno aggiunto ancora alcun dettaglio a riguardo. Lo stesso problema lo ha dato alcune volte Windows Mobile, dunque si tratta di un errore conosciuto e che siamo certi sarà risolto senza troppo rumore con i prossimi updates.

No alle app SPAM su Android Market

Il “no” non vale solo per Android Market, ma si estende atutti gli store presenti e futuri, incluso ovviamente App Store di Apple. Come poco dopo l’inizio del web è comparsa la sua prima piaga, lo SPAM sulla posta elettronica, all’alba del successo degli App Store ecco che una nuova minaccia inizia a farsi sentire.

Quello che molti e sempre più spesso accusano è la quantità di applicazioni spam presenti su App Store. Come regola generale un’applicazione finalizzata solo alla pubblicizzazione di un prodotto senza fornire alcun servizio non dovrebbe poter accedere ad App Store, ma la linea è ben più sfumata di questa.

Se è vero che non è possibile pubblicare un’applicazione del genere è anche vero che spesso scappano ai controlli Apple applicazioni di questo genere e ancora più vero è che alcune interpretazioni di queste apps sono ufficialmente accettate su App Store e a quanto pare anche su Android Market.

SMS Unread Count per Android

Pochi giorni fa abbiamo recensito GMail Unread Count per Android. Un widget a forma di icona da posizionare sulla home e che portava, stile iPhone, un badge con il numero di email non lette.

Abbiamo lodato la sua semplicità e continuiamo a farlo, ma c’è qualcuno che l’ha superato: SMS Unread Count. SMS Unread Count, come potete immaginare, metterà a vostra disposizione lo stesso tipo di widget, ma in più potrete scegliere fra Dialer, Messaging e GMail. In altre parole potete aggiungere tre volte il widget alla home e sostituire le icone per gli SMS, per il Telefono e ultimo, ma non meno importante, per GMail.

SMS Unread Count è gratuita, esattamente come GMail Unread Count, dunque è inevitabilmente una scelta migliore. A questo punto ci aspettiamo continui miglioramenti a riguardo. L’ideale sarebbe quello di poter estendere la funzionalità alle applicazioni per Facebook come di Twitter e chissà quante altre.

NetCounter per Android

Le applicazioni che richiamano l’attenzione degli utenti al momento sono quelle che vanno a mettere rimedio alle deficienze del sistema operativo. Cosa intendo per questo?

Il sistema operativo mobile di Google, Android, è un sistema operativo aperto e complesso il che ci porta, una volta fra le mani, a considerarlo più come un computer mobile che come un telefonino evoluto. Questo significa che la prima cosa che cercheremo di trovare sono applicazioni che ci permettono di avere un controllo maggiore sul sistema.

Un problema che si fa particolarmente caldo con i dispositivi mobile è quello dei piani tariffari per il traffico dati. Nel mondo sono pochi i paesi che offrono tariffe realmente flate fra questi non c’è l’Italia, fatta eccezione di Wind che offre traffico illimitato fino a 1Gb al mese e con restrizioni di banda, ma non di traffico oltre il Gigabyte.

La prima cosa che avrete notato dunque è l’assenza da Android 2.1 di un monitor che verifichi i dati trasferiti attraverso le reti cellulari e le reti WiFi. Lo sviluppatore di NetCounter aveva lo stesso problema e, come racconta sul suo sito, lo ha risolto sviluppando un’applicazione utile per se e a giudicare dal successo anche per gli altri.

Dopo Facebook, Yahoo si allea anche con Twitter

Questa è una notizia che potrebbe non meravigliare molti di voi data l’attenzione che Yahoo da qualche tempo a questa parte sta volgendo al mondo dei social network.

La predominanza di Google nei motori di ricerca è ovvia e per molti è ormai impossibile da scalfire. Da questo successo Google si è mosso offrendo sempre più servizi, non da ultimi un sistema operativo mobile, Android e “la sua versione di Twitter” ovvero Google Buzz.

Yahoo non demorde e forte 600 milioni di fedelissimi continua a fornire servizi di qualità e innovativi. Ci giunge ora notizia che Yahoo avrebbe stretto una partnership con Twitter che da un lato permetterà a Twitter di attingere ad un bacino di utenti insperato finora e dall’altro di rendere i servizi offerti da Yahoo sempre più al passo con i tempi.

AppBrain Market Sync per Android

Nonostante il nome un po’ ostico AppBrain Market Sync per Android è un’applicazione e un servizio web davvero interessante. Il servizio web è simile a Cyrket ed offre, anche a coloro che non hanno a disposizione un dispositivo Android di sfogliare Android Market, così che anche i curiosi e coloro che prima di acquistare vorrebbero conoscere meglio la platea di applicazioni disponibili possano farlo.

AppBrain Market Sync è però qualcosa in più di una semplice interfaccia web di Android Market, infatti se siete felici possessori di un dispositivo Android potete scaricare l’applicazione Android del servizio. In questo modo sincronizzando l’applicazione in modo sicuro con il vostro Google Account e creando un account sul sito non solo potrete sfogliare il market comodamente dal vostro desktop, ma potrete anche installare applicazioni sul vostro dispositivo.

Gmail Unread Count per Android

Se siete utilizzatori di un dispositivo Android avrete già fatto i conti con la frustrazione di non avere un conteggio delle mail non lette sull’icona dell’applicazione nativa di Gmail.

Alexander Blom, uno sviluppatore indipendente per quel che ne sappiamo, deve aver avuto lo stesso problema e, anziché impelagarsi in un progetto di modifica dell’applicazione nativa di GMail per Android, si è limitato ad un escamotage molto semplice, ma ingegnoso.

Si tratta di GMail Unread Count, non è un’applicazione, ma un widget della grandezza di un’icona. Il widget ha accesso all’account di GMail che indicherete. Nelle impostazioni potrete scegliere l’immagine da assegnare all’icona da una libreria abbastanza fornita oppure impostare un’immagine personalizzata. Inoltre potrete personalizzare l’etichetta dell’icona.

Da Google Gears a HTML5

Google ha introdotto non troppo tempo fa Google Gears, un motore che fa girare i siti web predisposti in locale, sincronizzando le informazioni ad ogni connessione con la versione server della webapp. Interessante progetto decisamente ispirato a Java che molto probabilmente utilizzate già.

La vostra GMail, Google Reader o quali che siano le Google App abilitate utilizzano Google Gears per funzionare. L’epoca di Google Gears però sta già per conludersi. Il progetto Google Gears sta per essere dismesso da Google, non perché funzioni male o per problemi di diffusione, compatibilità o che sia, ma perché Google contemporaneamente è sorto un progetto più valido: HTML5.

HTML5 è sempre piaciuto particolarmente a Google tanto da essere il primo ad inserire una versione beta in HTML5 di YouTube e che sta convertendo tutte le sue applicazioni per funzionare in HTML5. HTML5, ricordiamo, permette di svolgere molte delle funzioni più gravose per la CPU con un ampio risparmio di energia e soprattutto non necessita di plugin per la riproduzione di video e simili, questo significa perfetto per il Mobile.

In diretta dall’Android Developer Lab di Barcelona

In occasione del Mobile World Congress di Barcelona Google ha tenuto uno dei suoi tanto attesi Android Developer Lab, che come suggerisce il nome stesso, è stato dedicato al nuovo sistema operativo mobile di Google Android.

Il nome di una delle due sessioni tenute da Google in questa occasione è: Introducing to Android Development (Introduzione allo sviluppo per Android) e l’obiettivo è ovviamente quello di fidelizzare gli sviluppatori presenti e spingerli allo sviluppo di applicazioni mobile per i dispositivi abilitati.

I mezzi con cui Google ha deciso di sedurre gli sviluppatori presenti sono stati: 10 sessioni da circa 30 minuti l’una con cui si introduceva lo sviluppo di applicazioni, un lounge bar all’insegna del sempre più famoso droide verde e un Nexus One nuovo di zecca in regalo ad ogni partecipante, ma andiamo per ordine.

Windows Phone 7 presentato al Mobile World Congress

Come Nokia e Intel anche Microsoft non si è voluta far scappare la possibilità di presentare il suo nuovo prodotto mobile: Windows Phone 7. L’annuncio della presentazione di Windows Phone 7 ha avuto un notevole effetto sui partecipanti del Mobile World Congress che a partire intorno le 16 di Lunedì 15 Febbraio si sono riuniti nella sala 2 della Fira di Barcelona per l’evento.

Il motivo di tanta trepidazione è duplice: da un lato Microsoft che lancia un nuovo SO mobile è certamente un evento da seguire dall’altro ci si aspettava Steve Ballmer in persona a presentare Windows Phone 7, un’occasione ghiotta per giornalisti, blogger e curiosi. Occasione delusa dal momento che, anche se in perfetto orario, anziché vedere Steve Ballmer salire sul palco dello stand di Windows Phone 7 è partita una diretta web dalla California.

Mentre il pubblico californiano sembrava abbastanza caldo, anche se la telecamera non lo ha mai ripreso, il pubblico al Mobile World Congress mostrava un certo disappunto e coloro che hanno mantenuto l’interesse hanno aperto i propri portatili e seguito la conferenza sul sito di Microsoft; il tutto contornato da commenti spiacevoli sulle capacità dei marketer di Microsoft.Il peggio deve ancora arrivare.

MeeGo, dove Nokia incontra Intel

In occasione del Mobile World Congress di Barcelona Nokia ha indetto una conferenza stampa dove, insieme ad Intel, ha presentato una nuova piattaforma di sviluppo che sembra avere tutte le carte in regola per iniziare una sana concorrenza con Apple e il suo App Store.

MeeGo non è un progetto ex-novo, ma il frutto di una fusione fra le community di sviluppatori Moblin, patrocinata da Nokia e maemo da Intel. Essendo presenti alla fiera non potevamo farci scappare la conferenza stampa che potrebbe segnare l’inizio di una nuova concorrenza nel mondo dello sviluppo e ci siamo recati all’Once.

Tralasciando la disorganizzazione che ha portato gran parte della stampa a restare fuori dalle sale della conferenza e doversi accontentare di una proiezione a parete e della filodiffusione per seguirla, passiamo al sodo.

Nokia era sul palco con Intel e, appunto, presentava la propria piattaforma di sviluppo. Non hanno fornito dettagli tecnici sulle piattaforme precedenti e sul modo in cui sono state fuse fra di loro. Quello che lo speaker di Nokia, più di quello di Intel, ha voluto sottolineare più e più volte è che nonostante Intel è al momento il principale produttore hardware per MeeGo, non bisogna considerarla come un’esclusiva, assicurando che non ci sarà favorito alcuna OEM.

Geekissimo al Mobile World Congress di Barcelona

Le cose cambiano in fretta e questo si sa, con l’informatica, il web, ci siamo abituati a vedere interi mercati nascere e morire nel giro di pochi anni, altri mercati sono diventati protagonisti senza quasi far rumore. Uno di questi è il mercato mobile, è nato con la diffusione del cellulare ed è rimasto concentrato sulla produzione hardware per quasi un decennio.

Le reti di dati si sono evolute, i dispositivi sono diventati sempre più vicini ai desktop e i sistemi operativi sempre più complessi e completi. Come conseguenza naturale è nato un nuovo mercato di applicazioni, alcune derivate dal mondo desktop, altre nate ad hoc, la maggior parte ibridi, web-app, social network e chi più ne ha più ne metta.

La diffusione virale che questo mercato sta avendo porta grandi venture capitalists e centinaia di aziende piccole, medie o grandi che siano a pagare il caro prezzo di uno stand al Mobile World Congress. Noi siamo qui per voi. Vi informeremo sulle ultime novità nel mondo del mobile, cercheremo di carpire qualche indiscrezione.

Si potrebbe chiamare Faceboography

PeteSearch ha pubblicato un articolo davvero interessante. Limitarsi a chiamarlo articolo in effetti è un po’ offensivo dato che dietro c’è un serio studio di ricerca e un ottimo prodotto di output.

Il contenuto di questo articolo è degno del lavoro che c’è dietro. PeteSearch da tempo ormai studia le statistiche di Facebook e ne tira fuori teorie, mappe tematiche, conclusioni interessanti. Stavolta non è stato da meno tracciando le connessioni su Facebook fra le città americane e portandole in una mappa intuitiva oltre che esteticamente gradevole.

Come si spiega nell’articolo, dove c’è una linea tracciata fra una città e un’altra significa che un numero statistico rilevante di connessioni è stato rilevato. Mettendo insieme questi dati aggregati PeteSearch ha desunto delle regioni in cui si potrebbero dividere gli Stati niti d’America, qualcosa che ho voluto chiamare Faceboography.