NDrive Navigation System per iPhone

Per la nostra rubrica settimanale in cui recensiamo applicazioni per iPhone oggi vogliamo parlarvi di NDrive Western Europe, un’applicazione di navigazione turn-by-turn che si tuffa con tutte le carte in regola nell’arena del mercato dei navigatori.

Vi abbiamo già parlato in precedenza di NDrive per Android, la NDrive infatti sviluppa il proprio software per una quantità non indifferente di piattaforme e soprattutto con una qualità degna di nota. NDrive Western Europe è la versione con le mappe dell’Europa Occidenta, fra cui ovviamente anche l’Italia, del sistema di navigazione NDrive.

Cosa lo distingue dagli altri navigatori? NDrive ha come principale punto di forza il fatto che anziché tentare di portare su iPhone i sistemi di navigazione convenzionali, ha adattato al dispositivo lo sviluppo della sua applicazione, facendo sì che l’esperienza per un utente iPhone rodato sia meno traumatica.

Cinque copie gratis di Panoramatic 360 in palio

Panoramatic ha recentemente scontato al 50% il proprio prezzo in onore della festa degli innamorati. Lo sconto sarà valido tutta la settimana e porterà il prezzo dell’applicazione a 1,59€ (iTunes link).

Abbiamo parlato già più volte di Panoramatic 360° e non vi nascondo che ormai sono spesso in comunicazione con gli sviluppatori, sempre augurandomi che non sia mai influenzato sulla valutazione del loro lavoro.

Credo di essere riuscito in questo intento fin’ora dal momento che la qualità di Panoramatic non è dichiarata solo dalla mia voce, ma dal successo che questa applicazione sta avendo su App Store dal giorno della sua pubblicazione. L’ultima volta vi abbiamo informati sull’aggiornamento di Panoramatic che introduceva, fra la varie, Panoramatic World, il social network per panorami.

PhotoBook, le foto di Facebook finalmente hanno un’ordine

Se provate a pensare a dove avete tutte le vostre foto noterete una cosa: l’unica risposta più appropriata è “ovunque”.

Da quando il photosharing ha sviluppato il suo appeal sul pubblico internet e grazie a Facebook è arrivato a livelli inimmaginabili anche solo pochi anni fa, le nostre foto, intese come le foto che ritraggono la nostra persona o le persone che ci stanno a cuore, sono sparse fra vecchi armadi, hard disk portatili e soprattutto, la rete.

Ognuno di noi almeno una volta avrà detto la fatidica frase “la maggior parte delle foto che ho su Facebook non sono mie”, sottolineando l’apparente contraddittorietà della cosa. In realtà questo è quello che succede quando l’umanita gioca con il cloud computing. I nostri dati e i dati che ci interessano sono di proprietà di tutti, li’ a disposizione nostra e di chi ne voglia usufruire.

iDrift, ancora niente iPad ma già si pensa agli accessori

Mentresi attennde con ansia di sapere iPad quanto costerà in Europa, si spera che in questi tre mesi che ci separano dalla data di rilascio vengano aggiunte una fotocamera, un supporto Flash, magari un multitasking, qualcuno già inizia a pensare agli accessori.

Ecco a voi dunque iDrift, il concept di un volante per iPad che serve a trasformare il notro iPad in una periferica di gioco più avanzata, almeno per quel che riguarda corse automobilistiche e simili.

iDrift è una ruota che richiama molto il volante per la Wii. Come per la Wii, dove il WiiMote va inserito nella periferica di plastica a forma di volante per evitare sterzate troppo brusche, così iDrift prevede il suo alloggiamento per iPad, così da rendere la nostra esperienza di gioco con titoli come Asphalt 5, Nedd for Speed e altri più entusiasmante.

Recensione di Reign of Swords per iPhone

Per la nostra rubrica settimanale di recensioni di applicazione per iPhone, questa settimana abbiamo scelto un gioco che allieterà i più attempatelli e potrebbe interessare i più giovani.

Parliamo di Reign of Swords, uno strategico a turni per iPhone in cui dovrete formare, addestrare e comandare le vostre truppe alla conquista di nuove terre in nome di un imperatore emergente.

Il vostro obiettivo principale è quello di sottomettere i nobili dei vari territori circostanti alla corona dell’imperatore a cui avete promesso fedeltà. Reign of Swords vi guiderà attraverso Raid e Assedi durante i quali otterrete nuovi elementi nel vostro esercito, nuovi territori e ovviamente nuove e sempre più avanzate armi.

Che fine ha fatto Ron Gilbert? E chi è Deathspank?

Ron Gilbert, per chi non lo sapesse, è lo sviluppatore di uno dei videogames cult che hanno fatto la storia del videogioco e se mi permettete uno slancio di fanatismo, direi che Ron Gilbert è lo sviluppatore del videogioco per eccellenza, la madre delle avventure grafiche e un ispirazione per qualunque sviluppatore di videogame; parliamo ovviamente dei primi due titoli della saga di Monkey Island.

Ron Gilbert dopo il successo virale di Monkey Island è stato quasi sempre dietro le quinte dell’industria dei videogiochi. Prima con la Humongous Entertainment e la Cavedog Entertainment, poi con lo sviluppo di Total Annhilation fino a collaborare con la HotHead Games, con cui ha collaborato alla creazione di Penny Arcade e di cui è divenuto Creative Director.

Sotto la direzione creativa della HotHead Games è iniziato lo sviluppo di… sì stiamo per dirlo, di DeathSpank. DeathSpank è un barbaro dalle fattezze orchesche che si ritroverà a dover perpetrare la propria visione di bene nel mondo creato dalla HotHead Games. DeathSpank è un titolo che connubia RPG, Avventura Grafica, Azione.

iPad, un nuovo modo di accedere ai file

iPad, nonostante le polemiche, introduce importanti novità, oltra al nuovo processore A4, non troppo sottolineate dalla comunicazione scelta da Apple, ma a mio aprere davvero importanti e che segneranno il passo nell’informatica dei prossimi anni.

Come molti fanno spesso notare, è inconfutabile che miliardi di persone al mondo accedano ad un PC quotidianamente, chi per esclusivamente per lavoro, chi per svago, chi per comunicare o per ogni altra motivazione plausibile. Quello che però troppo spesso viene dimenticato è che solo una piccolissima percentuale di utenti è “agile” nell’interfacciarsi a questi terminali.

La maggior parte delle persone infatti, e sicuramente sarà anche vostra esperienza, manca delle basi fondamentali, il che rende la loro esperienza spesso frustrante. Il problema spesso è nello schema mentale. Non tutti infatti trovano semplice comprendere la gerarchia delle cartelle, non per semplice ignoranza, ma perché la loro mente non concepisce o non vuole concepire il concetto di sottocartella (non parliamo poi quando si passa a raccontare che una cartella è un file in realtà).

Apple da anni affronta questo problema eliminando la necessità per l’utente di interfacciarsi con queste strutture. La posizione dei file, infatti, diventa irrilevante quando una ricerca tramite parola chiave (Spotlight) e un sistema di databse (iPhoto, iTunes, etc.) permette di accedere ai contenuti senza doverli trovare all’interno del filesystem.

iPad, fra delusioni e aspettative sfugge un’importante novità

Prima iTablet, quindi iSlate ed infine iPad, il vero nome del nuovo prodotto Apple che ha creato tante aspettative e bisogna dirlo, tante delusioni.

Molti da iPad si aspettavano un degno sostituto del MacBook Air, uno shuttle completamente touchscreen da portare con se, ovunque e con il quale poter compiere tutte le operazioni necessarie al nostro lavoro.

Purtroppo non è stato così, come molti ha notato, iPad è più un gigantesco iPhone che un nuovo tipo di laptop. Limitato in molte funzioni, grezzo sotto alcuni aspetti, iPad cela una novità che potrebbe modificare drasticamente il mercato nei prossimi anni, il processore.

NDrive per Android, provatelo gratis per 7 giorni

NDrive è uno dei principali attori sulla scena dei software di navigazione mobile. Dopo aver fornite ottime applicazioni a prezzi ragionevoli per iPhone ha finalmente deciso di coprire il mercato ancora, troppo scarno, di sistemi di navigazione per Android.

Su Android Market infatti potete trovare NDrive compatibile, fra i vari, con i seguenti modelli di smartphone su cui gira Android: Google Nexus One Phone, Motorola Droid, T-Mobile’s G1, HTC’s Magic, Hero, and Dream e Samsung i7500.

Recensione di Scary Maze per iPhone

La rete è stracolma di piccole iniziative di successo senza troppo contenuto, ma che sfruttando la viralità del web si diffondono a macchia d’olio e divengono presto popolari fra gli utenti.

Scary Maze è uno di questi casi. Tutti voi probabilmente sarete incappati in questo finto gioco o in uno dei suoi cloni, molti di voi avranno deciso di ignorare la situazione clinica dei vostri amici e sottoporli ugualmente a questo scherzo che ha terrorizzato milioni di utenti.

Scary Maze adesso approda su iPhone e funziona dannatamente meglio della sua versione desktop. Iniziate con un giochino molto addicting e che richiede una cerca coordinazione e controllo mano occhio, all’improvviso ecco Scary Maze balzare e lanciare i vostri amici al di là della stanza (vi consigliamo di essere pronti ad afferrare iPhone).

doubleTwist, forse “l’iTunes” per Android

Si sente parlare e non, sembra finito e poi non lo è, un passo per volta Android sta entrando nella coscienza collettiva della rete. I dubbi che sorgono sono sempre i soliti, nonostante la provata solidità della piattaforma di sviluppo, manca un elemento principale, almeno al momento, ovvero la sostenibilità di questa.

Con Nexus One Google ha fatto un’enorme passo in avanti, lanciandosi per la prima volta sul mercato hardware, riscuotendo poco consenso nonostante tutto. Le carte da giocare però sono ancora tante e una di queste è quelle di abbracciare modelli di business che hanno fatto il successo del principale concorrente, modelli di business iTunes like.

T-Mobile ha recentemente concluso un accordo con doubleTwist, il software open source iTunes clone che già è in grado di sincronizzare efficientemente molti dispositivi Android. doublTwist, infatti, sarò preinstallato su molti dispositivi Android fra cui myTouch 3G.

Gamers help Haiti, un’iniziativa degna di nota

La tragedia di Haiti ha scosso le coscienze di molti e non possiamo che essere felici del fatto che negli ultimi anni la sensibilità della “parte fortunata del mondo” è in crescita nei confronti degli orrori da cui il pianeta e l’umanità sono continuamente colpiti.

Che gli Stati inglobino nelle proprie politiche un senso umanitario è importante e il fatto che ciò avvenga non può che rincuorarci, ma ancora di più dobbiamo essere soddisfatti quando vediamo il privato, lo spietato mondo dell’economia capitalistica, spesso l’origine di molti mali, cedere la logica del profitto in cambio di un po’ di umanità.

Non stiamo parlando di grandi multinazionali multimiliardarie e delle loro donazioni detraibili dalle tasse, stiamo parlando di un’azienda media, la DriveThruRPG che ha dato il via ad un’iniziativa, che pur non essendo pienamente tech, è certamente destinata ai cuori di geek e nerd in giro per il pianeta.

Kindle, Amazon lancia una piattaforma di sviluppo

Con il successo che App Store di Apple ha avuto, molti sono i protagonisti della new economy che stanno abbracciando questo modello di business.

Primo fra tutti Google che cerca ormai da più di un anno di lanciare, senza troppi risultati, il suo Android Market. Anche Facebook sta apportando importanti modifiche alla sua piattaforma di sviluppo per rendere le app più commercializzabili, mentre Nokia ci ha provato, con un colossale flop, con il suo OVI Store.

Ora anche Amazon, dopo essersi lanciata nel mondo dei dispositivi mobile con Kindle, ha deciso di avviare il Kindle Development Kit, che permetterà agli sviluppatori di creare applicazioni di terze parti eseguibili su Kindle.

Importante modifica alle notifiche di Facebook

Come Facebook annunciò in Ottobre e come vi abbiamo riportato, gli sviluppatori non saranno più in grado di inviarvi messaggi tramite il sistema di notifiche di Facebook, ma dovranno utilizzare i vostri indirizzi email.

Questo significa che da offi in poi, quando installerete un’applicaizone Facebook potrebbe venirvi richiesto, anzi lo sarà sicuramente, il vostro indirizzo email. A tutela della vostra privacy Facebook metterà a vostra disposizione un indirizzo alias da utilizzare.

I motivi che hanno portato Facebook a questa decisione sono vari, innanzitutto in questo modo libereranno un po’ i server dalle milion di notifiche, se non miliardi, che ogni giorno arrivano dalle applicazioni agli utenti. In econdo luogo in questo modo i rapporti fra sviluppatori ed utenti non saranno più mediati da Facebook.